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  • Parmamania:| Pereyra, il futuro è oggi

    Parmamania:| Pereyra, il futuro è oggi

    Pietro Leonardi e Antonello Preiti sono arrivati a Parma tre anni fa. Ma probabilmente i segnali più importanti del loro lavoro si noteranno soltanto al termine della prossima stagione. Quando Tommaso Ghirardi si affidò alla coppia che fece le fortune dell'Udinese, scoprendo anche un talento come Alexis Sanchez, pensò a loro come il terminale decisivo per la costituzione di una società piccola ma capace di competere ad alto livello. L'obiettivo primario per le prime due stagioni è stato quello di mettere a posto i conti di un club che usciva da almeno otto anni difficili, con gli strascichi del crac Parmalat prima e la retrocessione in serie B poi.

    Il bilancio ora è in pari, grazie alle cessioni dolorose di Luca Antonelli e Alberto Paloschi al Genoa, varate a inizio 2011 per saldare il debito del tutto. Ma adesso viene il bello. Il bello per il Parma, però, significa lavorare in prospettiva, seguendo il più possibile proprio il modello dell'Udinese. Un progetto che si snocciola molto facilmente in due fasi. La prima è il mantenimento della categoria nel minor tempo possibile (da questo punto di vista la conferma di Franco Colomba è la garanzia migliore). La seconda è il lancio costante di giovani in prima squadra, un obiettivo facilmente percorribile una volta ottenuto un buon bottino di punti in campionato.

    Proprio per questo la campagna acquisti del Parma non è partita con grandi botti (anche se il riscatto della metà di Giovinco per tre milioni di euro è qualcosa di eccezionale), ma con la scelta di alcuni giovani che nei prossimi anni potrebbero diventare pezzi pregiati di mercato. Il primo acquisto è stato sì il 25enne Graziano Pellé, ma poi sono arrivati altri tre giocatori tutti da seguire: Fabio Borini, attaccante ventenne che torna in Italia dopo una fortunata parentesi tra Chelsea e Swansea, Nicola Sansone, altra punta ingaggiata dal Bayern Monaco, e poi Mauricio Pereyra.

    Una delle stelle del Parma del futuro sembra essere proprio lui, centrocampista uruguayano di 22 anni che i dirigenti crociati hanno bloccato nel mercato di gennaio. Ora, appena si schiarirà la questione sul secondo extracomunitario, il regista del Nacional fresco campione d'Uruguay diventerà ufficiale. E i tifosi ducali potrebbero ammirare presto il trait-d'union ideale tra il Parma del presente e quello del futuro. Grazie a un 22enne pronto a conquistare da subito un posto in prima squadra. Il futuro è oggi.

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