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  • Parmamania:| Ritorno al futuro

    Parmamania:| Ritorno al futuro

    Il 2012 va in archivio e lo fa in modo decisamente diverso rispetto al 2011, quando le delusioni contro Lecce e Catania portarono alle feste natalizie un Franco Colomba sull'orlo di una crisi interna che sarebbe esplosa nel primo match dell'anno nuovo perso con l'Inter. Adesso si sente il sapore di stabilità e programmazione, con un Roberto Donadoni che ha prolungato il contratto e gode della massima stima di tutte le cariche societarie, squadra compresa.

    Pertanto la speranza è quella di poter vivere il mese di gennaio con una certa serenità dopo le turbolenze degli anni passati. Dalla possibile partenza di Lanzafame e Mirante che turbò l'anno del ritorno in Serie A contribuendo alla flessione degli uomini di Guidolin sino all'anno passato, quando arrivarono Jonathan e tornò Mariga dall'Inter. Mesi di assestamento e di ricostruzione della squadra che poco avranno da condividere con la sessione invernale del 2013.

    Donadoni, infatti, è stato chiaro. Il tecnico crociato ha cercato di coinvolgere il più alto numero di uomini nelle proprie rotazioni, arrivando a creare dei titolari aggiunti come Benalouane, Marchionni, Sansone e Belfodil. Gente che soltanto a settembre non era affatto considerata. Ma, proprio per questo, è evidente che dovendo giocare soltanto le 19 partite del girone di ritorno non vi sia particolare bisogno di trattenere coloro che non sono mai stati utilizzati o quasi.

    Il pensiero va ai giovanissimi MacEachen e Arteaga, che potrebbero continuare a galleggiare da prima squadra e Primavera almeno quanto andare a fare esperienza in Serie B, ma soprattutto a Morrone, per il quale sembra inevitabile il passaggio al Padova dopo i soli 100' giocati sinora. Discorso simile per Fideleff e Santacroce, utilizzati soltanto a dicembre per un paio di comparsate e difficilmente considerabili ancora. Ma anche Acquah e Palladino.

    L’obiettivo primario, dunque, è sfoltire gli esuberi e tagliare leggermente il monte ingaggi. In modo da creare spazio a due - massimo tre - rinforzi. Il primo obiettivo è un mediano capace di unire sostanza e qualità, rimpolpando il reparto lasciato orfano da Galloppa. Il secondo è un esterno che si adatti a difesa a quattro e tre. Gli identikit, incredibile ma vero, corrispondono alla perfezione a quelli di Jonathan e Mariga, i due arrivati nello scorso gennaio e poi tornati all'Inter in estate. Che sono ancora finiti nel mirino e, grazie agli ottimi rapporti tra le due società, potrebbero tornare da queste parti per il salto di qualità definitivo, loro e della squadra. Ritorno al futuro? Ebbene sì…

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