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  • Carrarese e Fermet Group:| Patto di ferro

    Carrarese e Fermet Group:| Patto di ferro


    Carrarese-Fermet Group, questo matrimonio s'ha da fare. E' stato presentato ieri nella sala consigliare del Comune l'accordo di sponsorizzazione per un anno tra la società azzurra e l'azienda metallurgica, trasferitasi da poco sul territorio di Carrara. Dopo tanti mesi di attesa, e trattative, la Carrarese ha trovato finalmente il suo sponsor ufficiale nella Fermet Group, il cui marchio da domenica campeggerà al centro delle casacche della squadra. A presentare la nuova partnership c'erano i rappresentanti dell'Amministrazione, il sindaco Angelo Zubbani e l'assessore allo sport Dante Benedini, i dirigenti azzurri Andrea Borghini, Maurizio Lucarelli, Fabio Oppicelli, Giuseppe Giarnera e, ovviamente, Alberto Ricciardi, patron della Fermet. Un traguardo importante che restituisce alla squadra una dignità degna della sua dimensione.


    Alberto Ricciardi: «E' un onore per noi essere qui questa sera. La nostra decisione di aiutare la Carrarese nasce dalla convinzione che, quando un'azienda si colloca in una città, il suo compito è quello d'integrarsi il più possibile col territorio, anche a livello sportivo. Inizieremo a supportare la Carrarese e la nostra speranza – si è augurato l'imprenditore nativo di Romagnano, una frazione del Comune di Massa - è che la squadra possa andare sempre meglio». Una sponsorizzazione presa non molto bene proprio dai tifosi della vicina Massese, che nei giorni scorsi a più riprese hanno manifestato la loro ostilità verso questo “patto di ferro”. «Per molti anni – ha spiegato Ricciardi - abbiamo dato il nostro contributo alla città di Massa, alla squadra di Romagnano (una frazione del Comune di Massa dove è nato Ricciardi ndc), al ciclismo, alla musica e alla cultura. Non devo rimproverarmi proprio niente. Adesso ci siamo stabiliti a Carrara. Il sindaco Zubbani ci ha accolto a braccia aperte e pensiamo che dare il nostro contributo alla squadra di Carrara sia un atto doveroso. Spero che quest'avventura possa durare a lungo. A Romagnano siamo rimasti per vent'anni. Potrebbe accadere lo stesso anche qui alla Carrarese».

    Angelo Zubbani: «Viva la Carrarese e viva la Fermet!». Grande felicità anche da parte del sindaco Zubbani. Aver portato alla corte della Carrarese un pilastro come la Fermet è un'impresa raggiunta anche grazie all'impegno dell'Amministrazione. «Oggi siamo qui a presentare Ricciardi». Sono state le prime parole di Zubbani. «Una persona conosciuta dal sindaco e dall'amministrazione, che si è fatta avanti per un'opera importante: la re-industrializzazione dell'area ex Italcementi e portare la sua attività nel nostro territorio. Ricciardi ha deciso di dare una mano anche alla squadra di Carrara. Una scelta che ha provocato qualche polemica con la città vicina». Il primo cittadino si quindi rivolto idealmente alla classe imprenditoriale marmifera: «Non siamo a ranghi chiusi. Per fare bene e crescere sempre di più c'è bisogno di una mano ancora più forte da parte di qualcuno. Il mio è un appello che lancio verso quegli imprenditori che si affacciano per pochi pochi episodi e con timidezza verso la squadra. Ci auguriamo che da gennaio questa timidezza scompaia. Fra una settimana apriremo il “tavolo del marmo”. Spero possa essere un'occasione per parlare anche della Carrarese e convincere qualche nostro imprenditore a dare una mano alla squadra della nostra città».

    Maurizio Lucarelli. Al dirigente della Carrarese viene chiesto di stilare un primo bilancio sulla sua esperienza a piazza Vittorio Veneto, iniziata quest'estate: «Il mio apporto alla Carrarese sarà a lungo termine. La nostra presenza non è in discussione». Ha promesso l'imprenditore labronico, il quale ha colto l'occasione per parlare delle note vicende giudiziarie, incentrate su una casa popolare di Livorno, che stanno interessando la famiglia Lucarelli in questi ultimi giorni: «Posso garantire qui di fronte a voi che quelle accuse sono del tutto prive di fondamento. Andrò in tribunale per dimostrare la mia estraneità. Io vengo da una famiglia di lavoratori ed essere incolpato di truffa e falso non è piacevole. Io do la mia parola che di queste cose non so assolutamente nulla. Mi avete ospitato in questa città da quattro mesi e vi dovevo una spiegazione. Dovevo far capire a tutti voi chi è la persona che oggi sta tentando di dare una mano alla Carrarese». Gli fa seguito il sindaco: «Prendo atto dello sfogo di Maurizio. Questa città può essere irrequieta e libertaria, ma sa anche essere molto solidale con le persone in difficoltà». Lucarelli ha lasciato l'aula anticipando che domenica contro il Bellaria sarà presente in tribuna anche l'altro neo-socio azzurro Alexis Tomasos.


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