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  • Pellegrini: 'Sampdoria, attacca il Milan: giocano sotto ritmo'

    Pellegrini: 'Sampdoria, attacca il Milan: giocano sotto ritmo'

    • Lorenzo Montaldo
    Luca Pellegrini conosce molto bene l'ambiente della Sampdoria. Normale, quando sei stato il capitano del club blucerchiato e quella maglia l'hai indossata oltre 270 volte in undici anni.

    Sampnews24.com ha chiesto all'ex difensore un commento sul momento doriano, e sulla prossima gara di venerdì: "Il Milan gioca sotto ritmo, non ha cattiveria agonistica e non sa gestire gli sbalzi di intensità della partita. La Samp dovrà giocare soprattutto in verticale perché il tallone di Achille dei rossoneri è la difesa, lo è sempre stata. Sono sbilanciati in avanti e non hanno equilibrio, dunque è facile beffarli" attacca Pellegrini. "Ovviamente cercheranno di limitare i danni, però l’impronta è questa. Non è un caso che le squadre di Montella abbiano sempre subito molti gol: nei primi due anni alla Fiorentina ha preso 44 reti, nel terzo addirittura 46. Vero è che hanno sempre segnato tanto, ma per osare subiscono. Saranno comunque feriti nell’orgoglio".

    A proposito di Montella, c'è attesa per come verrà accolto l'ex blucerchiato: "Non ha fatto niente di male ed è giusto che venga accolto dai tifosi come chiunque altro. Ha giocato per tanto tempo qui e ha lasciato un segno importante. Lascerei stare quanto successo nella passata stagione, è stata particolare e non credo abbia molte colpe".

    Un altro argomento è la fascia da capitano data a Regini: "Non voglio entrare troppo in merito della questione, sono scelte dello spogliatoio. Regini, però, deve dimostrare ancora tanto all’ambiente e al calcio italiano, deve tornare quello di Empoli. Prima di andare via da Napoli non è cambiato molto. Se dovesse trovare il giusto entusiasmo, sarà sicuramente un punto fermo di questa squadra".

    Pellegrini è ancora in attesa di giudizio per quanto riguarda il mercato estivo: "Bisognerebbe attendere altre partite per dare una valutazione più completa e approfondita. Ho visto una sola partita finora, quella di Empoli, posso dunque dire che non è stato un test probante, qualcosa di più per quanto riguarda l’Atalanta. In prospettiva ritengo siano stati acquistati giocatori interessanti e molto giovani, purtroppo restano delle incognite da verificare. Conosciamo solamente il valore di quelli che sono andati via. L’allenatore ha idee molto valide, se continuerà a trovare la disponibilità del gruppo e completerà l’apprendimento, certamente i risultati arriveranno".

    Immancabile, in chiusura, anche una domanda su Antonio Cassano: "I dati parlano chiaro. Lui è fuori rosa. Ha fatto una scelta di vita, decidendo di restare, e la società ha voluto proseguire per la propria strada senza di lui. Siamo in un sistema di democrazia, non dobbiamo far altro che accettare ogni decisione. Sicuramente la Sampdoria andrà avanti, Cassano non si sa, ma le qualità del giocatore non si discutono. È chiaro che, con la giusta condizione, avrebbe potuto essere utile. Nel calcio moderno, però, se non sei allenato per fare le due fasi è difficile giocare. E una squadra può permettersi soltanto un giocatore che rinunci a tornare, figuriamoci due o più. Gli avversari non concedono molto. La dirigenza, comunque, ha fatto le valutazioni in sinergia con il tecnico -conclude Pellegrini - il caso mi sembra chiuso".

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