Calciomercato.com

  • Percassi: 'Kessie voleva solo il Milan, Caldara vuole restare a Bergamo un altro anno. Investirò nell'Atalanta'

    Percassi: 'Kessie voleva solo il Milan, Caldara vuole restare a Bergamo un altro anno. Investirò nell'Atalanta'

    Il Presidente dell'Atalanta, Antonio Percassi ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui par,la della magica stagione del club nerazzurro arrivato quarto in campionato e che ha sfornato e lanciato tantissimi talenti: "La Juve, poi la Roma, poi il Napoli, poi noi. A volte penso di essere su Scherzi a parte".

    LO STAFF - "Visto quanto corrono i giocatori dell'Atalanta? Stanno tutti bene anche dopo un campionato così duro. Merito anche dell’ottimo lavoro svolto dallo staff di tecnici, medici e preparatori. Ma non ci fermiamo, nei prossimi mesi spenderemo 10 milioni per migliorare il centro di Zingonia che avrà 12 campi. Un gioiello".


    GASPERINI E I GIOVANI - "Per quanto mi riguarda, la notte che ho passato insonne quando Gasperini mi ha detto che voleva lanciare alcuni giovani. Dovevamo giocare contro il Napoli che aveva appena fatto un partitone col Benfica in Champions. Gli ho detto: “Ma è sicuro? Se va male, si rischia di bruciare i ragazzi”. Ha avuto ragione il mister. Abbiamo sempre creduto nel nostro allenatore, grazie a lui a Bergamo non si è mai visto giocare così bene".

    FAME D'EUROPA - "Vedo la stessa fame, lo stesso entusiasmo della gente che c'era 29 anni fa col Malines. Ma il paragone è difficile: allora eravamo in B e poi siamo stati promossi, preferisco adesso. Anche con gli ultrà non c'è stato nessun problema, nessun incidente. Hanno capito che la società ha un programma serio e poi risultati aiutano".

    ESEMPIO - "Puntiamo soprattutto sull’educazione dei ragazzi, è una delle prerogative del nostro vivaio. Del resto ho giocato con Scirea, so cosa vuol dire educazione. Le iniziative per riabilitare Grassi (squalificato per insulti razzisti) e Masiello (squalificato per le scommesse)? Ci credevamo molto, noi e loro. A proposito di Masiello, sono contento perché ha fatto un gran campionato, è stato un bene aspettarlo

    OBIETTIVO SALVEZZA - "L'obiettivo per l'anno prossimo? La salvezza, non dobbiamo perderlo di vista. Stiamo con i piedi per terra: il doppio impegno sarà qualcosa di rischioso, visto cosa è successo al Sassuolo. Noi siamo pronti, ma la priorità resta il campionato. Non dobbiamo rompere il giocattolo.

    RINFORZI - "Sul mercato non faremo follie. Il monte stipendi, oggi di 30 milioni per la prima squadra, al massimo aumenterà del 20 per cento. Dobbiamo avere i conti in ordine, c’è la volontà di migliorare la squadra ma oltre certi limiti non possiamo andare perché l’Atalanta ha raggiunto il giusto equilibrio e non abbiamo alcuna intenzione di rompere il giocattolo. L’Europa League ci porterà 7-8 milioni, è vero, ma noi dobbiamo anche pensare agli investimenti già messi in campo. L’idea è di comprare giovani italiani, adesso tutti seguono il modello Atalanta, ma non è facile prendere italiani di qualità. E noi siamo delle formichine rispetto alla Juve"

    STADIO - "Spenderemo 10 milioni per migliorare il centro di Zingonia e 40 milioni, compresa l’acquisizione e la demolizione dell’area, per il nuovo stadio che sarà pronto tra tre o quattro anni. Vogliamo tenere l’equilibrio per non essere costretti a vendere all’ultimo momento, come era successo nel 2014 quando cedemmo Bonaventura al Milan. Non ripeteremo più operazioni simili".

    EUROPA LEAGUE IN TRASFERTA - "Giocheremo l’Europa League in trasferta, al Mapei Stadium di Reggio Emilia ed è un peccato. Verona, San Siro e Reggio Emilia erano le tre ipotesi. Il Sassuolo è stato molto disponibile, è stata una buona scelta. Sono sicuro che avremo lo stesso il sostegno dei tifosi".

    I CINESI - "In marzo siamo andati dai dirigenti della Suning, ci hanno fatto una bellissima impressione: dovremmo mettere in campo una partnership per le nostre attività extracalcistiche, visto che i campi di azione combaciano perfettamente. Sono una potenza, sono interessati al mercato italiano e faranno grande l’Inter".


    UNA SERIE A PER LE GRANDI - "La ripartizione dei soldi oggi è ingiust. Praticamente percepiamo quest’anno gli stessi soldi dell’anno passato. Vogliamo un sistema di suddivisione delle risorse più democratico e meritocratico, come in Premier. Così non funziona, ne ho parlato di recente con il commissario Tavecchio che sta tirando le fila per tentare di riformare lo statuto e varare una nuova governance.

    L'ADDIO DI KESSIE - "Perchè venderlo? Per due motivi: lui voleva andare al Milan e l’offerta economica era insostenibile per noi".

    SU CONTI E CALDARA - "Conti ha altri quattro anni di contratto, se qualcuno si fa avanti... Comunque gli consiglierei di stare un altro anno all’Atalanta, magari va alla Juve e finisce col giocare poco. Lo stesso Caldara me l’ha detto: voglio stare un altro anno, ora non mi considero pronto per la Juve".

    IL PAPU GOMEZ - "Anche lui ha tre anni di contratto, non è stato fatto nessun ragionamento finora. Vedremo. Ma non credo che voglia andare in una squadra qualsiasi e adesso c’è l’Europa... Fare affari con le grandi ci piace? Sì, e speriamo di farne altri".


    Altre Notizie