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  • Perché Cutrone è un esempio per tutti

    Perché Cutrone è un esempio per tutti

    • Federico Zanon
    Di questi tempi è merce rara. Patrick Cutrone non è solo il nuovo che avanza, l'enfant prodige voglioso di farsi largo e sfondare in una squadra costosa e ambiziosa, non è solo il ragazzo che considera la maglia del Milan una seconda pelle, che vive e lotta per fare gol, che è riuscito a mettere 'in crisi' Montella. Patrick Cutrone è quello che manca al calcio italiano. E' l'esempio da seguire, in un'epoca social nella quale egocentrismo e rischiose tentazioni la fanno da padrone. Non è facile, sfido a dire il contrario. Passare dal settore giovanile, nel quale sei stato protagonista con oltre 130 gol, al mondo dei grandi, nel quale sei subito decisivo. Non è semplice trovarsi improvvisamente sotto la luce dei riflettori, gestire pressioni ed emozioni, sapere che un giorno sei trattato come un Dio dell'Olimpo, quello successivo come giovane ripiego che deve ancora farsi. Eppure Cutrone non è cambiato, è quello di sempre.

    Non ha ancora 20 anni, ma ha l'approccio di uno navigato. Sta gestendo tutto con una semplicità disarmante. Cutrone non si è montato la testa quando era sulle prime pagine dei giornali e mandava in panchina i costosi Kalinic e André Silva, non si abbatte ora che le gerarchie là davanti sono cambiate. E' il ragazzo di sempre, basta guardarlo negli occhi, osservarlo in allenamento. Ha l'umiltà e la fame di sempre, ha la consapevolezza che non bisogna mollare, che per lasciare il segno bisogna "combattere per un centimetro" e "quando andrà a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta". Un ragazzo con la testa sulle spalle, che guarda avanti senza farsi condizionare da fattori esterni, dalla fama di chi gioca nel Milan e merita di indossarne la maglia. Un modello da seguire, in un calcio nella quale i valori e lo spirito di sacrificio spesso passano in secondo piano. 

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