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  • Pescaramania: ci vuole più cattiveria

    Pescaramania: ci vuole più cattiveria

    • Valerio De Carolis

    Peccato, peccato davvero. Il Pescara perde ancora una volta dopo aver dominato per gran parte della gara. Contro l’Inter dell’olandese De Boer, la squadra di Massimo Oddo prima passa in vantaggio con Bahebeck e poi si fa rimontare dalla doppietta di “Maurito” Icardi. Tante, tantissime palle gol create dagli adriatici, una traversa e un Hanadanovic in grandissima forma che salva risultato e partita. Di qualità, gli abruzzesi, ne hanno tanta. C’è anche un’ottima organizzazione di gioco sia in fase di possesso palla, sia in fase di non possesso. Attaccano e difendono all’unisono. Le sortite offensive degli avanti di casa mandano in tilt Murillo e compagni che vengono, spesso e volentieri, presi alla sprovvista.



    Ma cosa manca a questo fantastico Pescara? Più cinismo. Solo ed esclusivamente questo. Chiariamoci, i biancazzurri devono salvarsi il prima possibile, non devono vincere lo scudetto o qualificarsi ai tornei europei ma, viste le prestazioni, qualche punticino in più poteva arrivare. Oddo, nella conferenza stampa prepartita, ha citato Zeman dicendo:” Con la prestazione arriveranno i risultati”. Vero, verissimo ma, il Pescara non ancora vince una partita. Siamo solo alla terza giornata di campionato, il cammino è ancora lungo. È vero anche che il calendario non è stato clemente perché ha sempre affrontato squadre di livello europeo come Napoli, Sassuolo e Inter, ma ha sempre elargito grande calcio. Molti diranno che la salvezza degli abruzzesi non deve passare dalle vittorie contro le big ma dagli scontri diretti. Certamente, non è dello stesso avviso l’allenatore. Il Pescara deve sempre entrare in campo per vincere, a prescindere dall’avversario. La mentalità non deve mai cambiare. Ma è tutto perfetto? Assolutamente no. Nella vita tutto è perfettibile figuriamoci il gioco di una squadra di calcio.


    Serve più cattiveria e concretezza a ridosso del portiere avversario. Manca solo questo e, forse, sarebbe tutto perfetto. Ricordiamo sempre che il Pescara deve raggiungere la salvezza e non fare altro. Poi quello che arriverà in più, ce lo prenderemo. Nonostante i quattro punti in classifica, gli abruzzesi devono pensare che ne hanno conquistato un solo  in tre giornate, devono avere questo concetto ben impresso nella mente e solo così potranno continuare a lottare per raggiungere l’obbiettivo sperato. Avanti così, ma con più cattiveria.


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