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  • Piatek come Higuain: vittima di un Milan in crisi. A gennaio addio per ritrovarsi?

    Piatek come Higuain: vittima di un Milan in crisi. A gennaio addio per ritrovarsi?

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Higuain il migliore della Juventus in Champions League, voto 7,5 per la “Gazzetta” nell’ultima partita vinta contro il Bayer Leverkusen. Piatek il peggiore del Milan in campionato, voto 4 per la “Gazzetta” nell’ultima partita persa contro la Fiorentina. Due centravanti, due storie opposte, con la stessa squadra in comune nello scorso campionato: il Milan, passato poi da Gattuso a Giampaolo. Chi li vedeva un anno fa non aveva dubbi: il Milan aveva fallito l’acquisto di Higuain, anche se soltanto in prestito, mentre aveva fatto un affare strappando Piatek al Genoa e alla possibile concorrenza di tante altre squadre. Oggi la situazione si è ribaltata. Higuain è di nuovo il miglior Higuain, il grande attaccante che aveva ottenuto il Milan per tornare finalmente in Champions League, mentre Piatek sembra l’oggetto misterioso arrivato in Italia o peggio, dopo la sua improvvisa esplosione a suon di gol tra Genoa e Milan, un giocatore sopravvalutato, se non addirittura un bidone. Così va il mondo del calcio, specialmente in Italia dove i giudizi sui giocatori e sugli allenatori cambiano più in fretta delle stagioni.

    RIECCO IL PIPITA - In realtà quello quanto è successo e sta succedendo a Higuain e Piatek ha ragioni che vanno al di là dei risultati di oggi e di ieri. Premesso che il paragone non è tra i due giocatori, anche se si tratta di due centravanti, Higuain al contrario di Piatek ha un lungo e brillante passato alle spalle tra Real Madrid, Napoli e Juventus, per cui non si potevano mettere in discussione le sue qualità, tanto è vero che nessuno immaginava le sue difficoltà al Milan. Il centravanti argentino, che si era presentato in maglia rossonera con una splendida rete proprio al “Bernabeu” contro il suo vecchio Real Madrid in un’amichevole estiva, ha pagato le difficoltà di una squadra che non giocava per lui e non lo metteva nelle condizioni ideali per esprimere le sue qualità di goleador. Senza la fiducia di Leonardo che lo ha scaricato troppo in fretta, e senza la certezza di avere un futuro al Milan visto che era in prestito, Higuain dopo quel maledetto rigore sbagliato proprio contro la Juventus è stato messo in un angolo, bersagliato da tutti. Dal Milan al Chelsea e ora alla Juventus, l’argentino è tornato sé stesso guadagnandosi un posto importante, anche in Champions, dopo aver rischiato la cessione. Questione di carattere che non gli è mai mancato, con il vantaggio di giocare nella Juventus, nemmeno paragonabile al Milan di Gattuso.

    ADDIO PER RITROVARSI? E infatti il suo erede Piatek, dopo quell’inizio promettente, figlio dell’entusiasmo che lo circondava e di una squadra che giocava meglio di quest’anno, tra l’altro con Cutrone al fianco, è retrocesso in fretta dal ruolo di titolarissimo con Gattuso a quello di riserva con Giampaolo, contro il Brescia. Due gol, entrambi su rigore, non gli sono bastati per sbloccarsi ed evitare le critiche dei tifosi e le punzecchiature dall’allenatore. Non ci meraviglieremmo, quindi, se Piatek venisse ceduto nel prossimo mercato invernale, come è già successo un anno fa a Higuain, perché anche lui ha bisogno di una squadra che lo metta nelle condizioni ideali per esprimersi con la fiducia di tutti. Prima di giudicare un giocatore, infatti, bisogna giudicare i compagni con cui gioca. Per questi motivi Piatek, come Higuain un anno fa, è più vittima che colpevole della crisi del Milan. E se il Milan non si risolleverà, con o senza Giampaolo, rivedremo il miglior Piatek in un’altra squadra. Come è successo appunto al suo predecessore, entrato tra gli applausi al Milan dalla porta principale, ma poi uscito tra i fischi da una porta secondaria.
     

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