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  • Piatek fa felici tutti, meno Cutrone: dal piano di Gattuso alle idee sul futuro
Piatek fa felici tutti, meno Cutrone: dal piano di Gattuso alle idee sul futuro

Piatek fa felici tutti, meno Cutrone: dal piano di Gattuso alle idee sul futuro

  • Andrea Distaso
Ci ha messo pochissimo Krzysztof Piatek a fare innamorare i tifosi del Milan e a guadagnarsi la stima dei compagni e di Gennaro Gattuso. Tre gol pesanti contro Napoli e Roma per far dimenticare in fretta il fantasma di Gonzalo Higuain e rilanciare prepotentemente le ambizioni di Champions League dei rossoneri. Tutti felici e contenti dunque? Sì, ad eccezione soltanto di un Patrick Cutrone che in cuor suo era convinto che l'addio del Pipita potesse rappresentare a livello personale il definitivo trampolino di lancio. Non più uomo della provvidenza capace di incidere ed essere spesso decisivo partendo dalla panchina, ma il "nove" di riferimento dopo aver dimostrato con i numeri di poter legittimamente ambire a questo ruolo. 

MIGLIOR MARCATORE MA... - Con i suoi 9 gol divisi su tutte le competizioni, è il miglior marcatore stagionale del Milan (segna un gol ogni 161 minuti), confermandosi dopo l'ottimo impatto nel suo primo anno dei grandi: lanciato da Montella, consacrato da Gattuso, al termine della scorsa travagliata annata chiuse a quota 18 reti. Non male per un ragazzo di appena 21 anni, capace di panchinare attaccanti più esperti o celebrati come Kalinic e André Silva e, al netto del minutaggio, di risultare più efficace nella prima metà dell'anno di un campione come Higuain. Eppure, il destino sembra essersi "accanito" con questo ragazzo, costretto nuovamente a convivere con un concorrente sul quale il club ha investito molto, anche dal punto di vista economico, costringendo il ragazzo comasco a farsi ancora una volta da parte

IL FUTURO - Gattuso sa benissimo quanto siano delicati gli equilibri di uno spogliatoio e quanto sia importante far sentire partecipi alla stessa maniera tutti i componenti di un gruppo di lavoro, a maggior ragione quando l'obiettivo da raggiungere è fondamentale per pianificare le strategie future. Una situazione che Cutrone sta provando a gestire nel migliore nei modi, visto che anche nei due giorni di riposo concessi dopo la trasferta di Roma ha preferito allenarsi a Milanello piuttosto che restare a casa. Un segnale tangibile della volontà di scalare ancora una volta le gerarchie e di lasciare alle spalle lo screzio di Bologna dello scorso 18 dicembre, quando per la prima volta manifestò un certo disappunto nei confronti del suo allenatore. Recentemente il suo agente ha ricordato come non siano mancati i sondaggi negli ultimi mesi da parte di prestigiosi club europei per l'attaccante dell'Under 21 di Di Biagio, ma Cutrone, forte di un contratto rinnovato fino al 2023, ha in mente solo il Milan e di dare il suo contributo per riportarlo in Champions League dopo 5 anni. Piatek permettendo.

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