Calciomercato.com

  • Piersilvio Berlusconi si espone sul caso Iene: “Capita di andare oltre ciò che è  editorialmente giusto”

    Piersilvio Berlusconi si espone sul caso Iene: “Capita di andare oltre ciò che è editorialmente giusto”

    • Alfonso Martino
      Alfonso Martino
    Le inchieste delle Iene sfidano da sempre i limiti del giornalismo, andando a pescare tra storie torbide e inseguendo i protagonisti delle vicende ripresi da molte telecamere, dando in pasto a milioni di telespettatori vicende su cui spesso non si è ancora espressa la giustizia.

    Notizia delle ultime settimane è il suicidio di Roberto Zaccaria, anziano di 64 anni che si è tolto la vita a causa del servizio andato in onda nel programma di Italia 1, in cui si afferma che l’uomo è responsabile della morte di Daniele, giovane di 24 anni che nel 2021 ha scoperto di portare avanti una chat non con una donna, ma con il 64enne.

    Benini, il legale di Zaccaria, ha spiegato al Corriere della Sera gli effetti del servizio nella comunità di Forlimpopoli, borgo in cui abitava l’anziano: “Sono apparsi manifesti con su scritto: Devi morire, maledetto, Devi bruciare all’inferno. Aveva anche fatto denuncia ai carabinieri, che mi avrebbe dovuto portare per valutare il da farsi. Poi, evidentemente, non si è sentito neanche più di vivere.” Il catfishing, ovvero lo scambiarsi chat con una persona che finge di essere qualcuno che non è, è una pratica purtroppo diffusa e non tutti hanno il coraggio di denunciare tali pratiche alle autorità e può portare a conseguenze spiacevoli, come nel caso di Daniele.

    Sulla vicenda ha preso posizione Piersilvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset: “È una vicenda che tocca la mia sensibilità: noi facciamo una tv che si occupa di tutti i temi, anche di cronaca, e nel farlo capita di andare oltre ciò che è editorialmente giusto. Penso che dovremo alzare il livello di attenzione e sensibilità ulteriormente.” La procura di Forlì ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio, la quale attualmente è a carico di ignoti. Sempre Benini ha aggiunto al Corriere: “La violenza privata, si potrebbe configurare per il modo in cui le immagini di Zaccaria sono state carpite e diffuse contro la sua volontà, nonostante il nostro assistito avesse proceduto a una diffida formale.”

    Altre Notizie