
Pioli: "Il Milan mi manca, ai tifosi dico di fidarsi di Ibrahimovic. Inzaghi? Mi deve sempre ringraziare"
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ARRIVEDERCI ITALIA - "A fine della scorsa stagione mi sono detto: "Non allenerò in Italia il prossimo anno". Nei miei piani non c'era l'Arabia Saudita, si è presentata l'occasione e l'ho valutata. Mi è piaciuto molto il management del club, ho fatto uno degli incontri più belli della mia carriera da allenatore. Mi hanno chiesto tutto quello che si deve chiedere a un allenatore. Essere lontano dal Milan credo mi possa far stare bene, fossi stato a casa sarebbe stato peggio. In più mi piace allenare, è la mia passione e, anche se ho incontrato parecchi allenatori che sono stati fermi e mi hanno detto che è bello, io faccio fatica a farlo".
RICORDI - "Quello che io e i giocatori abbiamo condiviso è stato un percorso bellissimo, pieno di gioie, anche di delusioni, ma abbiamo dato tutto. Mi ha fatto piacere rivederli. Mi aspettavo che fosse così emozionante, l'altro giorno avevo i posti vicino alla panchina del Milan e mi sembrava di essere ancora in panchina. Il rispetto e la condivisione creati a Milanello rimarranno per sempre. Giroud mi ha chiamato subito dopo aver visto le immagini".
IBRAHIMOVIC - "Io credo che Zlatan sia una persona molto intelligente, che ha lavorato e lavorerà per fare il meglio per il Milan. Io l'ho conosciuto molto da giocatore e poco da dirigente, l'anno scorso sono andato via poco dopo, ma sono sicuro che darà il massimo. Le aspettative sono altissime, ma spesso non è detto che se non vinci non stai facendo bene. Farà i suoi errori, come tutti, ma imparerà da essi per fare sempre meglio. Se io fossi tifoso del Milan mi fiderei di Zlatan"
SCUDETTO - " Il campionato italiano è difficile, in vetta ci sono tre squadre forti con l'Inter favorita. Ma il Napoli è molto ben allenato da Conte e Gasperini continua a fare cose eccezionali all'Atalanta. Sarà battaglia fino alla fine".
CONCEICAO - "L'ho incontrato due o tre volte, è sempre difficile giocare contro di lui. Al Porto mi aveva impressionato, credo sia un allenatore con le idee chiare, penso possa fare benissimo al Milan".
MANCANZA - "Mi manca il Milan? Sì e no, non posso continuare a pensare troppo al passato. È un top club, lasciarlo non è stato facile, ma sto guardando avanti e sto bene dove sono. Se mi guardo indietro mi manca, ma sto bene qui".
IMMAGINI DA MILAN - "Tante, sicuramente la festa scudetto ma penso a tutte le emozioni: si era creato un ambiente per il quale era bellissimo andare a lavorare e giocare. Credo che di base rimanga una cosa: un allenatore va giudicato, con il suo staff, per quello che ha trovato quando è arrivato e per quello che ha lasciato quando è andato via. Ho imparato tanto dai miei giocatori e da tutti. Ho sbagliato, ma ho sempre imparato: sono uscito dal Milan sicuramente migliore di quello che ero prima di arrivarci".
ERRORI - "Ce ne sono stati, in Italia chiedete sempre se uno rifarebbe le sue scelte: è una domanda con poco significato, perché uno sceglie sempre per cercare di vincere ed è pagato per prendere delle scelte. Ai miei giocatori dico sempre di non chiedermi perché non giocano: io voglio vincere e scelgo sempre in base a quello. Poi i risultati condizionano sempre le valutazioni, è così: se uno entra e fa gol è un bel cambio, se prende palo è un cambio sbagliato".
INZAGHI - "Beh, Simone mi deve sempre ringraziare: ha preso il mio posto alla Lazio e gli ho permesso di fare la grandissima carriera che sta facendo (ride, ndr). Negli ultimi derby è stato quasi sempre contento di incontrarmi… Ma non ci siamo risentiti".
NAZIONALE - "Mi piacerebbe tantissimo allenare la Nazionale, però adesso mi piace allenare tutti i giorni e credo di voler continuare nei club".