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  • Più gente possibile in pensione o al lavoro? Medicane e legge Zan...

    Più gente possibile in pensione o al lavoro? Medicane e legge Zan...

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Se si potesse domandare a Maurizio Landini (e a tutti i sindacati): preferireste in un bivio obbligato mandare in pensione più gente possibile o avere al lavoro più gente possibile? E se Landini potesse rispondere in tutta sincerità e in  piena coerenza con ciò che fa con la sua Cgil, il segretario (e in questo leader di ogni sindacato qui e oggi in Italia) direbbe: meglio più gente in pensione. Processo alle intenzioni? Mettergli parole in bocca che non ha mai detto? Tutt'altro, Landini quel più gente possibile in pensione in fondo lo ha già detto e scelto quando ha bollato Quota 102 o simili come "presa in giro che non serve perché manda in pensione poco più di diecimila persone". Landini di gente che va in pensione ne vuole molta di più. E finora i governi, con rarissime eccezioni, obiettavano solo che non c'erano i soldi. Governo Draghi invece i soldi li vuol spendere per mandare più gente possibile al lavoro e non in pensione. Landini e con lui i sindacati e buona parte della politica da destra a sinistra pensano che le pensioni le paghi qualcun altro che non sia la gente che lavora. Draghi e pochissima politica pensano invece che solo se ci sarà tanta gente a lavorare ci saranno pensioni da pagare. 

    Legge Zan, l'ostinazione sui (pochi) trans ha fatto il danno per i (molti) gay e lesbiche - Legge Zan non bocciata ma messa nel cestino delle cose fatte male: questo è accaduto con il voto ieri al Senato. Perché fatta male? Perché elevato a pilastro della legge quello che era un fregio e un fregio-bandiera non di tutti/e gli/le omosessuali ma di una specifica condizione. L'identità di genere intesa come percezione esclusivamente soggettiva e contingente dell'individuo che lo Stato, le leggi e la società tutta devono registrare al passo della sua mutevolezza e rinunciando a qualunque oggettività, anagrafica o anatomica che siano, è una bandiera, un canone, una richiesta del mondo trans. Ostinarsi a farne il pilastro, la condizione sine qua non di una legge proteggi omosessuali dai reati d'odio ha prodotto il pessimo risultato di arrecare danno agli omosessuali, il danno di non avere appunto una protezione di legge riguardo a certi reati. L'ostinazione dello stesso promotore, Zan. Del Pd, di Letta, di Leu, di M5S. Una legge che punisse in maniera mirata i reati d'odio contro l'omosessualità era possibile. Con dentro l'identità di genere era però una buona legge con in più una bandiera di lobby. Erano stati tutti avvisati che si sacrificava un bene se si insisteva su un discutibile meglio. Ora le sinistre se la prendono con Renzi. Renzi che pure li aveva avvisati. Prendersela con Renzi, col voto segreto, con le destre, con il destino cinico e baro è la dimostrazione che a sinistra non riescono a capire che la società civile, la gente non è omofoba, almeno a maggioranza i cittadini pensano a un omosessuale concittadino/a a tutti gli effetti e in piena parità. Ma l'identità di genere per definizione fluida e instabile e comunque come e quando all'individuo pare o sembra, per questo la gente non è né disponibile né convinta. 

    Medicane, cioè? - Medicane abbreviazione di uragano mediterraneo? Non solo e non proprio: vuol dire che tutta l'area del mediterraneo dal punto di vista climatico è inglobata in quella subtropicale. Ciò che prima era inconsueto nel mediterraneo e consueto nel clima subtropicale è diventato invece ricorrente anche nel mediterraneo (ovviamente Sicilia compresa, ricordate i 48,8 gradi di questa estate?). E' cambiato non il tempo ma il clima, qui, dove viviamo noi. A  proposito, Onu comunica che nel 2020 umanità ha raggiunto nuovi record di emissione gas serra e anche l'Italia ha dato una mano. Strano, ogni spot pubblicitario, ogni comunicazione aziendale ci dice che produciamo e consumiamo solo merci sostenibili e naturali. Non è che ci stiamo prendendo per i fondelli? 

    Far morire di sete una bambina schiava - Tribunale di Monaco di Baviera ha emesso sentenza che è insieme atto di coraggio e di pavidità. Tal Jennifer Wenish tedesca, oggi 30 anni, nel 2015 si arruola nell'Isis insieme al marito. Nelle terre allora in mano allo Stato Islamico acquistano una schiava bambina di cinque anni. E' una yazida, gente che quelli dell'Isis considerano adoratori del diavolo e quindi sub umani da sterminare o da ridurre in schiavitù. La bambina una notte bagna il letto. La punizione è incatenarla e negarle l'acqua fino a farla morire di sete. La sentenza del Tribunale tedesco ha il coraggio giuridico di emettere condanna per un crimine commesso fuori dalla Germania. Ma la stessa sentenza ha la pavidità giudiziaria di condannare a soli dieci anni di pena. Dieci anni sono davvero pochi per l'infamia di un crimine infame contro quella bambina e davvero crimine contro l'umanità tutta. 
     

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