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Pjanic e difesa a tre: i rebus di Spalletti

Pjanic e difesa a tre: i rebus di Spalletti

La Roma torna a lavorare sul campo e Luciano Spalletti sa di dover risolvere almeno due nodi in vista di Torino. Quella con la Juventus può essere una gara cruciale per il futuro giallorosso, il tecnico potrà "addestrare" i suoi per un'intera settimana e valutare con quale assetto schierarsi contro i bianconeri. Contro il Verona si è intravista la difesa a 3, possibile soluzione per l'immediato - meno per il futuro a lungo termine, specialmente se dovessero arrivare altri due esterni d'attacco - e per la delicata sfida dello Stadium. Oltre al modulo, l'allenatore di Certaldo dovrà anche cercare di capire come impiegare al meglio Miralem Pjanic.

LA FLESSIONE DEL BOSNIACO - Edin Dzeko non è infatti l'unico bosniaco a far discutere in queste ore. Pronti-via, Spalletti ha deciso di invertire le mansioni di Nainggolan e dell'ex Lione, spostando quest'ultimo in posizione più arretrata per mettere il belga a ridosso del centravanti, rendendolo una sorta di "Perrotta 2.0". Un esperimento nobilitato dal gol del Ninja e poco altro, visto che l'ex Cagliari non è apparso particolarmente a proprio agio nei panni del guastatore e la rete nasce da una magia di De Rossi, sicuramente il più convincente dei tre. Chi ha faticato particolarmente è Miralem Pjanic, a cui Spalletti ha chiesto di indossare i non semplici panni del regista. Il 15 giallorosso non ha convinto ma il ruolo potrebbe non essere l'unico motivo: dopo una partenza lanciata, che lo ha messo sui taccuini delle big di Spagna, il bosniaco ha accusato una flessione già negli ultimi mesi di gestione Garcia. Il tecnico dovrà ora cercare di inquadrare i problemi del calciatore e trovare il ruolo più adatto a valorizzarlo.

SUGGESTIONE DIFESA A 3 - Già dalla presentazione, Spalletti ha lanciato qualche indizio su un possibile passaggio alla difesa a 3. "Mi chiedete se Florenzi è un 2 o un 7? Per me è un 3.5", "Quel 4-2-3-1 sarà riproponibile [...] ma si farà anche qualcosa di diverso e da provare velocemente, la squadra deve essere apertissima ad assimilare buone notizie", "Rudiger sa fare benissimo il terzo centrale", "De Rossi mi ha dato la sua completa disponibilità, anche quella di fare qualcosa di particolare che mi ha fatto molto piacere" sono solo alcuni degli stralci che avevano destato qualche riflessione. La conferma è arrivata dal cambio di assetto visto già contro il Verona. Una sorta di 3-4-2-1, con Torosidis nel terzetto arretrato insieme a Manolas e Castan, De Rossi-Pjanic centrali di centrocampo, Florenzi e Digne esterni, Nainggolan con Salah a ridosso di Dzeko. Una soluzione replicabile anche a Torino contro la Juventus, magari con qualche ritocco. Il primo: De Rossi a guidare il trio di difesa, affiancato da Manolas e Rudiger. A centrocampo potrebbe inserirsi Vainqueur, anche lui elogiato da Spalletti nella conferenza di presentazione, con il supporto di Pjanic e Nainggolan. Davanti toccherebbe così a Salah agire a ridosso di Dzeko: più 3-5-2 che 3-4-2-1, con qualche licenza di offendere per i due intermedi. Spalletti è al lavoro, vuole cambiare volto alla Roma.

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