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  • Pjanic, notte da sogno diventa incubo: Nainggolan domina e gli rovina la festa

    Pjanic, notte da sogno diventa incubo: Nainggolan domina e gli rovina la festa

    • Nicola Balice

    Doveva essere la sua notte. Quelle del primo scudetto, in casa della sua Roma. Quella Roma che lo ha contestato e insultato per la sua scelta di sposare la causa della Juve. Invece, questa notte rimarrà indimenticabile ma in senso opposto. Miralem Pjanic è tornato all'Olimpico con la possibilità di diventare grande perché vincente, si è invece riscoperto piccolo e fragile in quella posizione da vertice basso che Allegri da tempo sostiene sia il suo futuro habitat naturale. Peggio, molto peggio di quanto dimostrato al fianco di Sami Khedira. Impreciso, molle, nervoso. Mentre la Juve falliva il primo match point per lo scudetto, Pjanic perdeva doppiamente. Perché il bosniaco dopo mesi di crescita continua sotto ogni punto di vista, è invece stato sovrastato dall'amico fraterno Radja Nainggolan. Dopo mesi di 4-2-3-1, la Juve è tornata al centrocampo a tre proprio in questa occasione 'condannando' al confronto diretto Pjanic: un confronto, per una notte, impietoso. La vendetta è pronta ad essere servita in tre atti, con lo scudetto e magari il triplete sarà Pjanic ad aver avuto ragione. Con lui, la Juve. Ma per una notte va dato l'onore delle armi a chi ha vinto, meritatamente: la Roma e Nainggolan.

     

    IL RIMPIANTOChe poi, proprio il belga era stato a lungo l'obiettivo numero uno della dirigenza bianconera per il centrocampo. Prima di ergersi al ruolo di paladino degli anti-Juve a vita, Nainggolan è stato inseguito e corteggiato dagli uomini di mercato bianconeri, salvo poi andarsi a scontrare contro una volontà ferrea del belga di non passare dall'altra parte della barricata. Ed anche in questa occasione ha fatto capire perché la Juve fosse stata così stregata da lui, tuttocampista se ce n'è uno nel campionato italiano, che piaccia o no leader tecnico e morale. Se Nainggolan avesse ceduto alla corte della Juve, probabilmente il confronto diretto sarebbe stato a maglie invertite. A conti fatti ha avuto ragione Pjanic, così come ha avuto ragione la Juve a puntare su di lui riuscendo com'è stata trasformare il bosniaco in un campione. Questa volta però, a ridere son solo la Roma e Nainggolan. Che si è preso quantomeno la soddisfazione di aver rovinato la festa ai nemici e all'amico di sempre.

    @NicolaBalice


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