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  • Pjanic si prende la Juve, Sarri gli aveva dato le chiavi già a giugno

    Pjanic si prende la Juve, Sarri gli aveva dato le chiavi già a giugno

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    I 129 palloni giocati da Miralem Pjanic sono frutto di un lavoro impostato da qualche mese con Maurizio Sarri. Il gol numero 27 del bosniaco da fuori area, invece no, è tutto merito suo. Anzi: “Il piede di Pjanic per le conclusioni è qualcosa dovuto alla mamma. Non all'allenatore. Ha questa qualità fenomenale, probabilmente anche al babbo. Non so se abbia il piede meglio il babbo o la mamma”, ci scherza su Sarri in conferenza stampa. Ride, sorride e se lo tiene stretto. Anche perché Pjanic è quello che serve al tecnico bianconero per sviluppare il calcio che ha in testa. Un gioco che ha il bosniaco quale perno centrale, fin dal giorno in cui Sarri si è presentato al mondo Juve.

    MISSIONE 150 – Anche quell'obiettivo simbolico dei 150 palloni da giocare a partita ora appare tutt'altro che simbolico. Anzi, è già alla portata di mano, anzi di piede destro di Pjanic. Perché dopo i 123 palloni giocati contro il Brescia, sono arrivati i 129 del match con la Spal. “Gli ho detto che gli mancavano ancora 25 tocchi per la promessa...”, commentava ancora Sarri. La promessa mantenuta intanto è quella dello stesso Pjanic, uno di quelli che sarebbe pure potuto andare via in estate, sarebbe stato il sacrificio estremo che Sarri avrebbe evitato in ogni modo: è rimasto per continuare a vincere con la Juve, nonostante le sirene del Psg non lo avessero mai lasciato indifferente. E in questi quattro giorni, intanto, sono arrivati due gol da sei punti. È la Juve di Sarri, è la Juve di Ronaldo, sembrava poter diventare la Juve di Douglas Costa: intanto sta diventando sempre più la Juve di Pjanic. I numeri poi sono destinati ad essere aggiornati partita dopo partita: il 129 è già un bel numero, 150 sarà bellissimo.

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