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  • Platini ha un'ossessione: no alla moviola in campo. E' fermo all'età della pietra

    Platini ha un'ossessione: no alla moviola in campo. E' fermo all'età della pietra

    Se è vero che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, Michel Platini ha un serio problema alle orecchie e sarebbe il caso che pensasse alla salute. In questo modo, potrebbe fare meno danni di quanti continui a combinarne a proposito di moviola in campo, gol non gol, scippi senza vergogna.

    Mentre l'arbitro ungherese Kassai ha chiesto pubblicamente scusa per non avere visto la rete regolare dell'ucraino Devic contro l'Inghilterra, il presidente dell'Uefa prosegue imperterrito nella sua trogloditica campagna contro l'introduzione della tecnologia nel calcio.

    Le dichiarazioni rilasciate ieri sera alla tv brasiliana Sport Tv sono state inquietanti. Platini ha testualmente affermato: "L'uso della moviola in campo, dell'occhio di falco o del pallone con il microchip (la Fifa lo introdurra' nella Confederations Cup 2013) provocherebbe discussioni infinite. Il gol-fantasma in Inghilterra-Ucraina e' stato il primo caso in tre anni. I cinque arbitri funzionano benissimo''.

    Delle due l'una: o Platini ha la memoria corta o fa il furbo riferendosi solo alle partite con il giudice di porta. E tutti gli altri? Il gol fantasma di Lampard non fu visto dall'arbitro uruguaiano Larronda durante la partita Germania-Inghilterra che si giocò il 27 giugno 2010, cioè 1 anno, 11 mesi e 26 giorni fa. Il punteggio era sul 2-1 per i tedeschi e se gli inglesi non fossero stati scippati, forse le cose sarebbero andate diversamente.

    Lo stesso giorno, l'arbitro italiano Rosetti si coprì di gloria convalidando un gol di Tevez così in fuorigioco che l'avrebbe visto anche un cieco: la partita era Argentina-Messico. Finì 3-1 per la Nazionale allenata da Maradona.

    Potremmo andare avanti per ore a ricordare a Platini tutte le porcherie arbitrali di questi anni senza tecnologia. Per esempio, una sulla quale il francese presidente dell'Uefa non si è mai pronunciato, quanto meno per denunciare il proprio imbarazzo.

    Se lo ricorda, Platini, il colpo di mano di Thierry Henry, testimonial Unicef, che mandò in gol Gallas e fece fuori l'Irlanda di Trapattoni dalla corsa ai mondiali 2010? Strano: ad avvantaggiarsi di quella storica  cantonata fu proprio la Francia, poi autodisintegratasi in Sud Africa. Se ci fosse stata la moviola in campo, la Francia sarebbe andata i mondiali?

    E se il 9 luglio a Berlino, finale mondiale Italia-Francia, dopo avere visto le immagini sul monitor a bordo campo,  il quarto uomo non avesse informato l'arbitro Helizondo della testata di Zidane a Materazzi, come sarebbe andata a finire?

    Perchè Platini ci prende per i fondelli quando afferma che la moviola in campo scatenerebbe discussioni infinite? E quelle che le porcate arbitrali accendono a anni che cosa sono, esercitazioni accademiche? Previsioni meteo? 

    Perchè Platini non ammette che, con la moviola in campo, abitri, assistenti e guardalinee perderebbero il potere di condizionare le partite e, finalmente, ci sarebbe più giustizia?

    A proposito: che cosa pensa Platini dei soli 80 mila euro di multa inflitti dall'Uefa alla federcalcio croata per gli ululati razzisti contro Balotelli, la banana lanciata verso l'attaccante azzurro quando è stato sostituito, i saluti nazisti, i petardi e i fumogeni tirati in campo durante Italia-Croazia?  

    Coraggio, Platini. Vada a rivedersi le immagini della partita alla moviola. Poi si nasconda sotto una telecamera che è meglio.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

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