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Pogba senza limiti:|Si prende la Francia

Pogba senza limiti:|Si prende la Francia

Promosso, nonostante il segno rosso sul compito più importante contro la Spagna. E quell’applauso ironico all’arbitro non proprio da giocatore maturo. Ma poco importa, Paul Pogba ha superato l’esame nazionale che in prospettiva difficilmente potrà farne a meno. Lo juventino infatti incassa l’assoluzione piena di Didier Deschamps che per parlarne usa semplicemente il futuro: «Crescerà anche con noi».

Disciplina In ogni caso il centrocampista ha svolto il compito senza finire fuori tema, anche se Deschamps, contro la Spagna, l’ha obbligato al ruolo di mediano puro davanti alla difesa, castrato nelle sue doti creative che gli permettono non solo di moltiplicare il numero di opzioni in costruzione, ma anche di arrivare con facilità al tiro, potente, preciso. Ma il duello contro i campioni del mondo e d’Europa in carica imponeva innanzitutto quella disciplina tattica che il francese alla Juve ha assorbito con estrema facilità nei complessi schemi di Antonio Conte (pronto a lanciarlo titolare nella sfida Champions contro il Bayern). E lo si è visto chiaramente quando a metà del primo tempo, gli spagnoli hanno scelto lanci spioventi a scavalcare proprio il filo spinato fissato davanti alla difesa dei Bleus da un Pogba che si è illustrato sradicando un paio di palloni pure al maestro Xavi.


Voti Tutto interessante fino al minuto 33 della ripresa, con quel cartellino rosso sventolatogli in faccia per somma di gialli, accumulati in appena un paio di minuti. «Espulsione sbagliata —ha commentato il condannato a fine gara —,madecide l’arbitro. Il secondo cartellino giallo non c’era. Xavi mi ha toccato il piede, è caduto e ha urlato perché sapeva che ero già ammonito. Ma il calcio è così, non posso farci niente». Tesi sdoganata anche dalla stampa francese, appagata da un risultato rimasto comunque ancorato sullo zero a uno nonostante l’inferiorità numerica, e dal mea culpa del bianconero: «Mi spiace di aver messo in difficoltà la squadra, ma abbiamo dimostrato di essere all’altezza perché ci è mancato solo il gol». Una lettura sposata dall’Equipe che gli ha garantito la sufficienza in pagella sottolineandone «la qualità tecnica impressionante». Meno generoso il Parisien, fermatosi a cinque, ma accompagnato da un titolo gratificante: «Pogba non se lo meritava». Anche perché «l’espulsione severa» ha rovinato una partita giocata «da veterano».

Assoluzione Invece, come ricorda lo stesso Deschamps, «Pogba era solo alla seconda presenza, mentre i tre del centrocampo spagnolo da soli avevano in curriculum più partite di tutta la mia squadra. E in più le due ammonizioni erano severe». Insomma, un’assoluzione piena, rinforzata dall’analisi tecnica della prestazione dello juventino: «Finché ha giocato, ha mostrato tutto il suo potenziale. Pogba non è una mia scommessa. Con Varane lo vedo bene in questa squadra. E questo genere di partite gli servirà per crescere». E magari anche per evitare di applaudire ironicamente l’arbitro che l’ha appena espulso. Ma anche per questo il tempo gioca a suo favore.


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