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  • 'Poteva capitare una volta su un milione', la bestemmia del caso Mottarone. Regioni e sindacati boicottano l'Italia

    'Poteva capitare una volta su un milione', la bestemmia del caso Mottarone. Regioni e sindacati boicottano l'Italia

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Mottarone, Italia. Il comandamento ignorato: non si fa perché non si deve.

    Due dei tre indagati (restano tali) sono liberi per decisione del Gip, il terzo, quello che ha confessato di aver applicato i forchettoni blocca freni, è ai domiciliari. Un magistrato li aveva messi in carcere, altro magistrato ha detto no al carcere per loro. Non vuol dire non abbiano fatto nulla di ciò di cui sono accusati, significa che il Gip ritiene non possano e vogliano fuggire né inquinare le prove né reiterare reati. Significa che l'azione criminale è stata commessa sì ma forse non da tutti e tre e forse anche da altri oltre ai tre, quelli che secondo il magistrato delle indagini preliminari "potevano rifiutarsi" e non l'hanno fatto. Uno dei tre accusati di aver disattivato i freni d'emergenza ha detto: è successo qualcosa che può succedere una volta su un milione (cioè la rottura della fune). Questo pensiero non poggia sul nulla, l'abbiamo già scritto: l'avessero fatta franca senza farlo sapere fuori, gli fosse andata liscia fino a fine estate avrebbero raccolto complimenti per aver contribuito a salvare la stagione di tutto il circondario. L'avessero poi raccontato, a stagione turistica salvata, di aver eliminato i freni d'emergenza, autorità, associazioni e cittadinanza avrebbero apprezzato la creatività nell'aggirare, nel risolvere... Che sarebbe andata così lo conferma sia questa dello è successo quel che succede una volta su un milione, sia la dinamica in atto di nebulizzazione della responsabilità.

    A un passo dalla bestemmia: morti per sfortuna.

    Chi la pronuncia la frase dell'una su un milione si sente e si dice sfortunato, vittima della sfortuna: una volta su un milione e proprio a me! Vittima lui della sfortuna come i 14 morti. Ammazzati dalla sfortuna? Qui si arriva a un passo dalla bestemmia etica e civile. Ma che fino a qui si possa giungere viene da una cultura, da una autentica religione civile nelle quali manca ed è completamente ignorato forse il comandamento cardine, quello del non si fa perché non si deve. E' stato sostituito nella e dalla nostra società dal non si fa solo se è molto probabile ti becchi la sfortuna o un controllore. Altrimenti, se non c'è sfortuna o controllo, se conviene si fa. Sarebbe economia di rapina, quasi sempre viene chiamata arte di arrangiarsi. La nostra società ha già teorizzato, sistematizzato e diffuso il valore non poco condiviso della criminalità di... necessità.

    Esattori di pizzo sociale, in prima fila Regioni e sindacati.

    Regioni: se il Piano Recovery è "centralista" è niente meno che contro la Costituzione. Da un bel po' di tempo quando qualcuno grida alla Costituzione violata è praticamente sicuro stia difendendo un privilegio o allungando le mani su un bottino sociale. Le Regioni vogliono mettere bocca, e soprattutto mani, sui miliardi Ue. Fortemente lo vogliono, pensano di averne diritto, quei miliardi li vogliono per comprarsi consenso. Il consenso comprato è, per dirla con Draghi, debito cattivo. Il consenso comprato è denaro che finanzia storture di governo e di spesa e paga chi si apposta per esigere autentici pizzi sociali. Le Regioni reclamano la loro parte di quel che considerano un bottino con cui comprare consenso, sono le Regioni di fatto sabotatori istituzionali e istituzionalizzati del Recovery.

    Sindacati, come le famiglie che tengono in frigo il nonno morto.

    Morto sì, ma pensionato. Quindi tieni il nonno morto in frigo e riscuoti la sua pensione fino a che non se ne accorgono. Più o meno questa è la politica economica e sociale dei sindacati. Congelare tutto e appendere al frigo la bandiera-avvertenza: Non si tocca! Congelare l'azienda privata in un momento eterno in cui non si licenzia mai, quindi non si assume mai (salvo se gente va in pensione), quindi si produce sempre la stessa cosa, si vende sempre agli stessi mercati e sempre, più o meno, con la stessa produttività e tecnologia. Congelata l'azienda privata e sotto tutela: subappalti e ristrutturazioni sono attività sospette, se non criminogene, perché è la stessa azienda privata che secondo i sindacati è sospetta per natura. Sono di fatto demolitori della crescita economica a venire: la crescita viene se tocchi tutto o quasi, i sindacati sono i guerrieri e i campioni del: Non si tocca! Il loro mercato del lavoro è composto e si articola in aziende private immobili, aziende pubbliche che assumono chiunque e ovunque un grande ponte raccordo che colleghi redditi di cittadinanza-cassa integrazione-pre pensionamento e pensione.

    Il modello Atac-Ama.

    Il modello dei sindacati è Atac-Ama (chi le conosce le evita). Aziende pubbliche che rispondono non al mercato o all'utenza ma all'auto governo interno dei sindacati. Il modello è: Alitalia non si tocca. Il sogno dei sindacati è facile immaginarlo riassunto in una ex Ilva che l'acciaio lo compra da chi lo produce altrove mentre i suoi dipendenti restano in organico ma non sporcano. Il modello azienda-società dei sindacati, il modello realizzato (altro che sogno) è la scuola. Assumere precari, non prof. Chiunque può aver fatto il precario, non tutti sono adatti e capaci di fare il prof. Ma non ditelo ai sindacati, per loro è argomentazione speciosa e comunque non li riguarda se e come la scuola faccia la scuola. Problema e impegno dei sindacati è che la scuola faccia stipendi. Che abdicazione, che autolesionismo ignorante, che spreco di futuro e sfregio di presente, che incoscienza civile quella di una comunità che delega il governo della scuola e la scuola tutta ai sindacati della scuola.

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