Dopo le emozioni vissute alle Paralimpiadi rimane accesa l'attenzione verso gli sport dedicati ai disabili, il problema è che questa attenzione tende sempre a spegnersi nel giro di poco tempo. Chi ha seguito le gesta di questi atleti speciali a Londra ha potuto constatare quanto il resto del mondo sia all'avanguardia rispetto all'Italia in merito al movimento degli sport paralimpici. Nel nostro paese, infatti, molte delle discipline osservato in questi giorni, non vengono praticate se non in qualche angolo d'Italia dove rimane comunque una piccola eccezione. E' il caso, ad esempio, del Sitting Volley: la pallavolo praticata da seduti. 

Un altro sport poco conosciuto in Italia ma molto sviluppato nel resto d'Europa (in Francia, in Spagna e in Germania ci sono dei campionati veri e propri) è il Powerchiar: il calcio in carrozzina a motore.

Questo sport nasce negli anni '70 e si diffonde anche in Italia ma la difficoltà nel manovrare le carrozzine, allora non ancora a motore, da parte degli atleti fece sì che il movimento si spense qualche anno dopo, almeno nel nostro paese. 

Il Powerchair nel resto d'Europa e del mondo ha conosciuto sviluppi ed evoluzioni che lo hanno reso sempre più uno sport divertente e facile da praticare e la vera rivoluzione arriva proprio dalle carrozzine a motore.

In Italia Diego D'Artagnan, titolare dell'azienda organizzatrice di eventi sportivi Sport-Smile, è l'unico che sta tentando di diffondere il movimento del Powerchiar grazie alla volontà del suo staff e al centro di riabilitazione Istituto Santo Stefano di Porto Potenza Picena, in provincia di Macerata. 

Come è nata la voglia di diffondere questo sport?

"Io sono un grande appassionato di calcio, nonché allenatore, e come tale ho scoperto questa disciplina. Mi sono informato ed ho scoperto che esistono delle vere e proprie tecniche di allenamento e di gioco. Man mano che ne scoprivo i segreti mi sono appassionato sempre di più".

Quando ha cominciato ad insegnare il Powerchiar?

"A gennaio di quest'anno, appoggiandomi all'Istituto Santo Stefano, abbiamo iniziato a proporre la nuova attività ai disabili del centro. All'inizio erano una decina ora, nel giro di pochi mesi, siamo arrivati ad allenare un gruppo di 50 persone, sempre solo all'interno dell'Istituto. E' uno sport questo molto divertente che può essere giocato da tutti, l'unico problema è che non se ne conosce l'esistenza".

Quel'è il suo obbiettivo?

"Diffondere il più possibile questa disciplina. Il calcio è il nostro sport nazionale, chi è disabile ha il diritto di giocare a calcio e non lo fa perché non sa che potrebbe giocare a Powerchiar. Sarebbe bellissimo poter girare per l'Italia, insegnare questo sport e far crescere il movimento a livello nazionale".

Come funziona il Powerchiar?

"Su un campo da basket o di pallavolo, ci sono 3 giocatori in campo più il portiere. I giocatori sono su una carrozzina a motore dotata di una paratia di metallo che circonda i piedi e le gambe. Questa paratia non solo ha il compito di proteggere il giocatore ma anche quello di colpire il pallone. Un pallone speciale grande 45 cm/13 pollici. Per il resto funziona come il calcio".

Quali sono i costi da sostenere per poter praticare il Powerchiar?

"Ovviamente il requisito indispensabile è quello di possedere una carrozzina a motore e i prezzi per queste vanno dai 1500 Euro in su. Per chi già la possiede invece è sufficiente far costruire e far applicare la speciale paratia".

Chi fosse interessato come potrebbe fare per mettersi in contatto con voi?

"Il nostro sito internet è www.sportsmile.it e il nostro indirizzo di posta elettronica è info@sportsmile.it. Siamo anche presenti su Facebook e chiunque voglia conoscere meglio il nostro mondo può contattarci senza esitazioni".