Il giorno dopo la magica notte di Varsavia, Cesare Prandelli, ct dell' Italia, tocca diversi argomenti in conferenza stampa e non rinuncia a qualche frecciata. Innanzitutto sulla Spagna, avversaria degli Azzurri nella finale di domenica a Kiev, dice: "Sono campioni del mondo e d' Europa e sono ancora in finale. Questo conferma che hanno non solo valori tecnici ma anche morali e caratteriali. Sono un riferimento sotto vari profili". Poi prosegue con un filo di amarezza: "Abbiamo portato milioni di persone nelle strade, ma da settembre nessuno penserà più alla Nazionale. Quando si dice che la Nazionale non interessa a nessuno in certi periodi, è la verità: si parla solo di Milan e Juve". Qualcuno lo accosta al rivoluzionario Sacchi, ma Prandelli smentisce progetti rivoluzionari e sulla sua Italia dice: "Volevamo essere protagonisti e per esserlo dovevamo fare capire che avevamo la capacità di lettura della partita, che la squadra aveva un suo stile nello stare in campo, soprattutto quando vedi la squadra sviluppare il gioco".