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  • Prandelli burlone:| Ct maestro degli scherzi

    Prandelli burlone:| Ct maestro degli scherzi

    Chi l'avrebbe mai detto? Lui, così serio, elegante e quasi timido.
    Quel burlone di Prandelli, ct maestro degli scherzi.
    Anche di Cesare Prandelli, che appare sempre così serio, compassato, elegante, quasi timido, esiste un lato B. Lui, il neo c.t., è tanto posato e riflessivo nelle situazioni ufficiali, quanto goliardico, scherzoso, perfino pazzoide in privato o nel segreto dei ritiri "pallonari". Cose stravaganti, fuori dalle righe, che da uno come lui proprio non ti aspetti. Si potrebbe osare una gara: meglio/peggio le "cassanate" o le "prandellate"? Giudicate voi, ascoltando le storie di chi, con il c.t., ha avuto a che fare.

    Camera smontata - Emiliano Mondonico è stato allenatore di Prandelli all’Atalanta. "Nello spogliatoio era un leader. Sono felice di vederlo sulla panchina azzurra, ma sapevo che ci sarebbe arrivato. Cesare ne sa una più del diavolo, è un contadino bravo e furbo. Ho seguito la sua prima conferenza stampa e l’ho fissato bene: quando parla dice una cosa con la bocca, ma con gli occhi ne pensa un’altra. Cassano e Balotelli devono stare attenti: lui è peggio di loro. Cesare li ha già messi nella tela del ragno, è stato un mago: li ha responsabilizzati, li ha coccolati e vedrete che qualcosa in ritiro lo combina. Come quella volta che, all’Atalanta, decise di smontarmi la camera d’albergo. Lui e Stromberg, una sera, con cacciaviti e martelli tirarono giù letto, armadi e arredi della mia stanza e li nascosero sul pianerottolo. Quando rientrai non trovai nulla e lui, davanti ai compagni, ebbe il coraggio di dire: "Secondo lei, mister, io posso fare una cosa del genere?". Ma non è l’unico episodio che Mondonico ricorda: "Si divertiva a mettere in imbarazzo i giocatori più giovani. Li faceva chiamare al telefono della camera e diceva di essere un giornalista dell’Eco di Bergamo. Li intervistava, faceva loro domande "pepate" e poi ci raccontava le risposte e li prendevamo in giro. A Balotelli, che era in vacanza con me, l’ho detto: attento a Cesare, quello ti mette in mezzo quando vuole". Morfeo, suo allievo nelle giovanili dell’Atalanta con Tacchinardi, conferma: "Al torneo di Viareggio, una volta, eravamo un po’ tesi e per scioglierci pensò di scambiarci le valigie e ci mandò in confusione".

    Stuzzicadenti - Glenn Stromberg, compagno di scherzi di Prandelli, ne è stato lui stesso vittima. "Ne combinavamo di tutti i colori. E una volta lui l’ha fatta a me. Metteva gli stuzzicadenti in mezzo alla paglia delle sedie nella sala ristorante. Uno si sedeva, e zac: si pungeva. Io mi sono seduto un po’ troppo velocemente, ho sentito un dolore pazzesco e ho visto il sangue che usciva dalla coscia. Abbiamo dovuto chiamare il medico". Il presidente del Parma Tommaso Ghirardi, amico da vent’anni di Prandelli, ricorda le goliardate in barca: "Non sta mai fermo, Cesare: una ne pensa e cento ne fa. E succederà anche con la Nazionale, non si è mica calmato". E uno dei suoi storici "soci" di Orzinuovi, il Toni (al secolo Roverselli Antonio), conclude: "Cesare è ancora un bambino e questo è il suo bello. Per l’Italia sono tranquillo, e state tranquilli anche voi: a briscola Prandelli è scarso, ma in panchina è un maestro". Che ama ridere e sorridere.
     


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