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  • Prandelli:| 'Italia senza fuoriclasse'

    Prandelli:| 'Italia senza fuoriclasse'

    La sua missione è "riprogrammare una squadra che deve costruire il proprio futuro attraverso il gioco, sulla volontà di cercare il gioco", ma più che di rivoluzione preferisce parlare di "modernizzazione". Cesare Prandelli, a meno di un mese da Euro2012, racconta in un'intervista a 'L'Equipe Mag' come sta cercando di trasformare l'Italia, una nazionale che oggi "ha buoni giocatori ma non fuoriclasse". "Idealmente le partite dovrebbero essere aperte, spettacolari e l'Italia deve essere una squadra che vuole attaccare, che dovrà anche difendersi ma che dovrà praticare un calcio globale e ambizioso", le parole del ct azzurro che guarda già all'esordio contro la Spagna.

    "Dovremo essere compatti e recuperare velocemente la palla quando la perdiamo per sviluppare subito il gioco", le indicazioni di Prandelli che dice di ispirarsi "a tutte le squadre che praticano il calcio totale stile Ajax anni Settanta", come il Barcellona o la Juve di Conte. Prandelli ammette però che in Italia non tutti sono pronti a vedere gli azzurri "sviluppare una nuova cultura tattica" e una delle sue principali preoccupazioni riguarda la grande passione dei tifosi che, nel lungo termine, può rivelarsi controproducente. "Non appena suona l'inno nazionale alla prima partita, tutti diventano i nostri più accesi tifosi, ma poi all'improvviso si vive alla giornata - osserva - Se vinci sei ok, sei perdi vai via".

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