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  • Prandelli: 'Se me lo chiedono le persone giuste torno in Nazionale'

    Prandelli: 'Se me lo chiedono le persone giuste torno in Nazionale'

    Ad Abu Dhabi dove seguirà la finale del Mondiale per Club tra Real Madrid e Gremio, in esclusiva per Fox Sports parla l’ex allenatore della Nazionale Cesare Prandelli.

    Hai sentito Ventura dopo lo spareggio con la Svezia?
    “Ho avuto un senso di solidarietà straordinario. Non ho avuto il coraggio di chiamare Ventura dopo la mancata qualificazione al Mondiale di Russia. Stavo male per lui. Lui non deve rimproverarsi di nulla perché è il sistema che non ha funzionato. Alla Nazionale non si può dire di no. Tornassi indietro accetterei l’incarico cento e mille volte ancora.”

    Torneresti ad allenare la Nazionale?
    “Se me lo chiedessero le persone con un progetto sportivo ci si potrebbe pensare!”

    E in Italia?
    “In Italia ho dato fastidio a qualcuno. A molti presidenti, a molti dirigenti. Non mi conosco no ma sono convinto che prima o poi tornerò in Italia"

    Qual è stato il momento di maggior pressione?
    “Il mio primo giorno in Nazionale. Da piccoli a noi i massaggiatori ci facevano alzare in piedi per l’inno, ora la gente della Nazionale se ne frega. In Italia ci vuole gente che ami il calcio, che mettono davanti l’interesse per il calcio, la crescita dei giocatori e del movimento: penso a Albertini, Zoff, Tommasi, Tardelli e Maldini. Ce ne sono di persone che hanno dimostrato nella vita di avere qualità etiche e morali e di che hanno anteposto la parte sportiva a quella economica. In Italia per certi presidenti mandare i giocatori in Nazionale è un danno. In Italia non ci sono tifosi che amano la Nazionale. I tifosi amano le proprie squadre e basta. Ci sono grandi sportivi che amano la Nazionale. I giocatori italiani giocano poche partite a livello europeo. È lì che si formano i campioni che rischiano un dribbling o un tiro. Invece noi facciamo solo il ‘compitino’”.

    Su Zidane cosa pensi?
    “Dipende sempre da come racconti le storie. Lo credevano tutti una figurina, senza aver cognizione. Invece è uno che studia. A Cardiff l’ha vinta lui”.

    Su CR7 e Zaza ha concluso:
    “Ronaldo può considerarsi il migliore ora ma non è stato il migliore della storia. Io preferisco comunque Messi. Zaza l’avevo chiesto io a Valencia. Ora lì c’è un progetto e ci sono i giocatori. Nei miei due mesi no”.

     

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