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  • Premier: ha ragione Mou, Arsenal non sei al Park. Dominio United, Mancini è santo

    Premier: ha ragione Mou, Arsenal non sei al Park. Dominio United, Mancini è santo

    Same old Arsenal. Lo stesso vecchio Arsenal. Il big match della  17esima giornata di Premier League conferma un dato ormai noto: i Gunners sono belli da vedere, giocano un calcio spumeggiante e divertente per buona parte del campionato, come se fossero al parco tra amici, ma deludono nelle partite che contano. José Mourinho docet. Il Manchester United, anche con Berbatov in panchina e con la copia sbiadita di Rooney in campo, si è dimostrato superiore a livello, tecnico, tattico e fisico.E solo una grande prova del giovane esordiente Wojciech Szczesny ha evitato un passivo peggiore.


    I Red Devils, imbattuti in Premier, guardano dall'alto tutti, a +2, proprio su gli uomini di Wenger e i cugini del Manchester City, sconvolti dal tornado Tevez, l'ultimo ad alzare la voce dopo i vari Bellamy, Adebayor, Johnson e Balotelli. In un anno il povero Mancini ha avuto a che fare con una piazza e una proprietà esigenti e ha dovuto gestire un gruppo di campioni viziati. Riuscendo comunque a portare il City nelle posizioni che gli competono. Secondo posto in Premier e secondo turno in Europa League.

    Scivola al quarto posto il Chelsea di Ancelotti, confermato da Abramovich dopo il pareggio di White Hart Lane contro il Tottenham. I Blues giocano un primo tempo pessimo, trovano il pari grazie al gentile regalo di Gomes, ma falliscono il sorpasso con Drogba che si fa parare il rigore al 90'. Sale in zona Europa il Bolton di Elmander e Holden, mentre sprofonda a -9 dalla Champions il Liverpool, ko contro il nuovo Newcastle di Pardew. Male anche Di Matteo che perde il derby di Birmingham contro l'Aston Villa, continua il super campionato della matricola Blackpool, vittoriosa al Britannia Stadium grazie a Darren Campbell.


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