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  • Premier League al via: Haaland-Nuñez, è sempre City-Liverpool. Le spese 'folli' di Arsenal e Leeds. Caso CR7, nuova era Chelsea

    Premier League al via: Haaland-Nuñez, è sempre City-Liverpool. Le spese 'folli' di Arsenal e Leeds. Caso CR7, nuova era Chelsea

    • Federico Albrizio
    L'estate non è finita, ma in Inghilterra è tempo di lasciarsi alle spalle spiaggia e ombrellone: torna in campo la Premier League. Al via la stagione 2022/23 del campionato più ricco e affascinante del mondo, ad aprire il nuovo anno calcistico l'anticipo del venerdì tra l'Arsenal e l'ex Patrick Vieira, allenatore del Crystal Palace; sabato tocca al Liverpool, mentre per vedere i campioni in carica del Manchester City bisogna attendere il posticipo di domenica. E proprio dalla caccia agli Sky Blues riparte la nuova Premier. La scorsa edizione si è conclusa con un testa a testa mozzafiato tra il City e il Liverpool, che ha visto trionfare la squadra di Guardiola per un solo punto: i Reds di Klopp restano la prima rivale per i campioni in carica e il primo segnale lo hanno dato vincendo il primo scontro diretto della stagione, il Community Shield. Alle loro spalle ai blocchi di partenza si presenta un quartetto di tutto rispetto: Chelsea, Tottenham e la coppia Arsenal-Manchester United, pronti a tutto anche per ritrovare un posto in Champions League. Attenzione poi ai volti nuovi della Premier: le neopromosse Bournemouth, Fulham e Nottingham Forest (retrocesse Burnley, Watford e Norwich) si sono mosse in modo interessante sul mercato e sono pronte al tutto per tutto per difendere la categoria.

    L'ESTATE DEI BOMBER - E parlando di mercato, non si può fare a meno di sottolineare come per la Premier sia stata la grande estate dei bomber. Chi ha salutato, come Romelu Lukaku e tornato all'Inter, ma soprattutto chi è arrivato per arricchire ulteriormente il campionato britannico. Erling Haaland e Darwin Nuñez portano la sfida tra City e Liverpool anche sul piano economico, perché parliamo di affari da più di 100 milioni di euro: 60 più bonus alla firma e commissioni per il norvegese approdato dal Borussia Dortmund alla corte di Guardiola, 75 più 25 di bonus per il solo cartellino dell'uruguaiano, passato dal Benfica ai Reds per far dimenticare l'addio di Sadio Mané. Punte di diamante, in una sessione che ha visto Londra come una vera e propria calamita per attaccanti di lusso: il Tottenham si è assicurato Richarlison dall'Everton (58 milioni), il Chelsea ha investito su Sterling (56,2 milioni) e l'Arsenal ha puntato tutto su Gabriel Jesus (52,2 milioni), senza dimenticare il West Ham che ha speso ben 36,6 milioni più 6 di bonus e una percentuale sulla futura rivendita per strappare Scamacca al Sassuolo. Investimenti da urlo, non sono da meno le squadre più in basso in classifica: il Southampton ha pescato in Francia, prelevando Sékou Mara dal Bordeaux (13 milioni), hanno invece saccheggiato la Bundesliga il Wolverhampton (Hwang Hee-Chan dal Lipsia per 16,7 milioni) e soprattutto il Nottingham Forest, che ha scelto Taiwo Awoniyi (20,5 milioni all'Union Berlino) come bomber per la salvezza.

    ARSENAL 'SPENDACCIONE', OCCHIO A LEEDS E... - Haaland e Nuñez i colpi più ricchi, eppure al 4 agosto la squadra più 'spendacciona' è l'Arsenal: 132,06 i milioni spesi complessivamente dai Gunners per ridurre il gap con il duo di testa e riconquistare la Premier, 87 dei quali versati nelle casse del City per la coppia Jesus-Zinchenko (a loro vanno aggiunti i 35 milioni versati al Porto per Fabio Vieira, mentre il portiere Turner e il gioiellino Marquinhos sono costati circa 10 milioni). E proprio gli Sky Blues di Manchester si rivelano, a sorpresa, il club che ha saputo vendere meglio: circa 160 milioni incassati dai grandi addii. Il mercato, però, è ancora aperto e il primato dell'Arsenal rischia seriamente di essere effimero: al City (108,75 milioni spesi finora) manca ancora un terzino; il Tottenham di Conte (finora 102 milioni) che pensa a Zaniolo e tratta Udogie con l'Udinese (affare da 25 milioni bonus compresi); ma soprattutto il Chelsea, che ha finora speso circa 121,3 milioni (ultimo acquisto Chukwuemeka per 18 milioni più 6 di bonus) ma sta tentando Fofana (senza dimenticare Skriniar) e sta lavorando all'acquisto di Cucurella per oltre 60 milioni, mosse che proietterebbero i Blues in cima alla classifica. Attenzione poi nella parte della classifica a chi spinge per risalire: sfruttando le maxi-cessioni di Raphinha e Phillips (circa 108 milioni), il Leeds ne ha investiti altrettanti per un quintetto di lusso, Aaronson-Sinisterra-Adams-Kristensen-Roca; non da meno il Nottingham Forest, che ne ha spesi circa 95 tra Awoniyi, Williams, Mangala, Niakhaté, Biancone, Richards, Toffoolo e O'Brien per presentarsi al meglio ai blocchi di partenza. C'è chi poi resta fermo e deve ancora muovers, come il Leicester che perde una colonna come Schmeichel, l'Everton che non ha sostituito Richarlison o il Newcastle che si è fermato dopo Botman ma promette ancora scintille in attacco.

    NUOVA ERA BLUES - C'è grande attesa, poi, per quello che sarà il vero e proprio inizio di una nuova era per il Chelsea. Roman Abramovich ha lasciato i Blues, ma l'addio del magnate russo è stato rapidamente assorbito con l'arrivo del nuovo proprietario Todd Boehly che ha già dato la sua impronta. Tuchel ha perso un giocatore mai realmente integrato come Lukaku e pedine invece preziose come Rudiger e Christensen, ma la proprietà si è fatta 'perdonare' regalandogli rinforzi di pari valore: Sterling davanti, Koulibaly in difesa aspettando ulteriori ritocchi nel reparto arretrato. La vera svolta, però, è data dalla grandissima attenzione che il nuovo management sta dando anche agli investimenti in prospettiva: i 24 milioni investiti per battere la concorrenza di Milan, Barcellona e PSG su Chukwuemeka (nonostante avesse un solo anno di contratto residuo con l'Aston Villa) sono un segnale forte, così come la scelta di spendere 10 milioni per il portiere statunitense Slonina (lasciato in prestito a Chicago fino alla fine del 2022). E non finisce qui, perché i fari restano puntati anche su Cesare Casadei, stellina dell'Inter che il Chelsea ha identificato come profilo ideale per il centrocampo del futuro.

    GIALLO CR7 - La Premier riparte, ma non poteva mancare ai blocchi di partenza un caso. E che caso, perché il protagonista è niente meno che Cristiano Ronaldo. Il portoghese ha deciso da mesi di cambiare aria, a 37 anni non vuole perdere tempo e cerca un club che gli permetta di giocarsi ancora la Champions League, cosa che il Manchester United non può fare avendo concluso la scorsa stagione al sesto posto, qualificandosi dunque per l'Europa League. CR7 però è sotto contratto con i Red Devils per un'altra stagione, fino al 30 giugno 2023, e la dirigenza ha fatto capire a più riprese di non avere alcuna intenzione di perdere il portoghese dopo il grande ritorno (e la partenza dolorosa - economicamente e dal punto di vista dell'immagine - di Paul Pogba). Lo United lavora per convincere Ronaldo e il suo procuratore Jorge Mendes a cambiare idea, lo fa parlando con i due e portando avanti un mercato importante: per sistemare la difesa sono arrivati Lisandro Martinez dall'Ajax (57,4 milioni) e Tyrell Malacia dal Feyenoord (15 milioni), a centrocampo Christian Eriksen e si continua a lavorare su Frenkie De Jong del Barcellona e Sergej Milinkovic-Savic della Lazo, mentre in attacco si guarda Benjamin Sesko del Salisburgo. Mosse che finora non hanno assolutamente convinto l'asso portoghese, che continua nelle sue schermaglie. Dopo i ritardi nell'aggregarsi al gruppo, l'ultima goccia che ha fatto infuriare Erik ten Hag è stato l'abbandono di Old Trafford all'intervallo dell'amichevole con il Rayo Vallecano, un gesto "inaccettabile" come lo ha definito il tecnico. CR7 e lo United ai ferri corti e quasi separati in casa, ma anche trovare una soluzione in uscita non è semplice perché l'ingaggio è pesante e tante pretendenti hanno chiuso la porta: il Bayern Monaco e l'Atletico Madrid lo hanno fatto sonoramente, il Chelsea più sommessamente. Nessuno si è fatto avanti concretamente, resta in piedi la pista romantica di un ritorno a Lisbona, allo Sporting, ma anche questa è complicata per le cifre dell'operazione. E allora si arriva così all'inizio della Premier, con il caso Ronaldo ad agitare le acque in casa United, per un'altra stagione che si preannuncia già turbolenta per i Red Devils.

    La nuova Premier sul mercato

    Squadra che ha speso di più: Arsenal, 132,06 milioni di euro

    Squadra che ha incassato di più: Manchester City, 160 milioni di euro

    Colpo più costoso: Darwin Nunez al Liverpool, 75 milioni di euro (più 25 di bonus)

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