"La Primavera purtroppo non è un campionato che prepara al 100% i nostri giovani al salto nei campionati professionistici". Parole schiette, quelle di Filippo Galli, responsabile del settore giovanile del Milan, in esclusiva a calciomercato.com.

 

Insomma, anche lei sarebbe favorevole all'introduzione delle squadre B?

"Senz'altro. I club di serie A avrebbero bisogno di formazioni inserite nei campionati minori dove far giocare i propri giovani e farli abituare già a sfidare i più grandi. Prendiamo esempio dalla Spagna, dove il metodo è già usato da tempo con ottimi risultati".

 

Dici Spagna e non può che venirti in mente il Barcellona. Come ha visto il suo Milan in Champions contro i catalani?

"Direi bene. Ci siamo difesi con ordine e non era facile contro una squadra forte come quella blaugrana".

 

Il risultato la rende ottimista per il ritorno?

"Abbiamo mantenute intatte le possibilità di passare il turno. Ora il Barça dovrà segnare per forza al Camp Nou e concederà un po' più di spazio. Il Milan dovrà essere bravo a ripartire, oltre che a contenere. Di certo non sarà una passeggiata, ma ce la può fare".

 

In campionato i rossoneri sono attesi da una delicata trasferta come quella di Catania. Pesa il fatto di doverla giocare a cavallo delle due sfide con il Barcellona?

"Non credo influirà più di tanto. Il Milan e i suoi giocatori sono abituati a trovarsi in situazioni simili. Sanno agire su più fronti contemporaneamente e non credo ne risentiranno".

 

Torniamo alla Primavera: risultati altalenanti per Dolcetti. Qual è il bilancio della stagione?

"Abbiamo avuto spesso problemi di infortuni, ma siamo ancora in corsa per la vittoria del girone e la qualificazione alle Final Eight. Non va dimenticato che il nostro girone è il più tosto del campionato Primavera. Il nostro calendario ora si fa duro, ma la nota positiva è che entro 2-3 settimane dovremmo recuperare quasi tutta la rosa. E magari potremmo contare anche su Valoti e De Sciglio della prima squadra...".

 

Qualche rimpianto per il Torneo di Viareggio?

"Purtroppo la Viareggio Cup si è disputata proprio nel nostro periodo peggiore. Perché non solo avevamo noi alcuni indisponibili, ma pure la prima squadra si è ritrovata scoperta e Allegri è giustamente ricorso ad alcuni nostri elementi per affrontare i molteplici impegni. Così mister Dolcetti ha dovuto fare di necessità virtù...".

 

Ma il Milan Primavera può competere per lo scudetto?

"Siamo fiduciosi. Molto dipenderà dalle condizioni con cui, se li raggiungeremo, ci presenteremo ai play-off. Lo ripeto, la cosa positiva è che tra qualche settimana potremmo recuperare pedine importanti".

 

Intanto l'Inter è campione d'Europa di categoria. Dica la verità, è un po' geloso?

"No, bisogna fare i complimenti ai nerazzurri che hanno vinto un prestigioso torneo internazionale. Anche se fa effetto sentire parlare di Champions a proposito di una competizione in cui non prendono parte squadre come Real Madrid, Manchester United e Milan. Ma non voglio far polemica, davvero...".

 

Nel 2007 c'era invece la Champions Youth Cup, lei era allenatore della Primavera e in attacco c'era un certo Pierre Emerick Aubameyang, che ora sta facendo benissimo al St. Etienne. Se lo aspettava esplodesse?

"Sì, non sono sorpreso di quello che sta facendo in Francia. Già allora si vedeva che era un attaccante di grandi potenzialità, tanto che in quell'edizione vinse il titolo di capocannoniere. Al Milan non gli è riuscito il salto dalla Primavera alla prima squadra, ma lo ripeto, in Italia non è facile farlo".

 

Ultima domanda: ci sono voci che la vorrebbero via dal Milan l'anno prossimo...

"Il mio contratto scade a giugno 2013 e la mia volontà è di restare nel club rossonero. Poi se la società la pensa diversamente...".