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  • Pruzzo, parola di bomber: 'Totti-Balotelli-El Shaarawy, Italia mondiale'

    Pruzzo, parola di bomber: 'Totti-Balotelli-El Shaarawy, Italia mondiale'

    • Gianluca Minchiotti
    Roberto Pruzzo è un nome che significa gol. Sono infatti 164 le reti realizzate in carriera (in 397 presenze fra Serie A e B) dal bomber di Crocefieschi (classe 1955), marcature che gli hanno permesso di vincere per ben tre volte la classifica dei cannonieri in Serie A (1981-1982-1986 con la Roma) e una in Serie B (1975-76, con il Genoa). Ed è proprio di gol, e di chi di solito li realizza (gli attaccanti), che l'ex centravanti, campione d'Italia con la Roma di Liedholm nel 1983, parla a Calciomercato.com.
     
    Partiamo dalla Lega Pro. Lei attualmente ricopre la carica di direttore sportivo del Savona, squadra d'alta classifica in Seconda Divisione. Da voi il bomber è Francesco Virdis, che in questa stagione ha già messo a segno 20 reti...
    "A inizio carriera, nella Sampdoria, sembrava un predestinato. Poi ha avuto un po' di difficoltà e ora, a 28 anni, si sta rilanciando alla grande. Se continua così può tranquillamente aspirare a giocare anche in categorie superiori. E' stato bravo il nostro allenatore, Corda, a scovarlo in Sardegna, nel Progetto Sant'Elia, dove giocava la scorsa stagione".
     
    Dalla Lega Pro alla Serie A, il salto è grande, ma a fare i gol e a far sognare i tifosi sono sempre i grandi attaccanti. Nella Roma di oggi, accanto a un Totti stellare, c'è l'enigma Osvaldo. Il suo futuro sarà ancora giallorosso?
    "Osvaldo è uno dei più forti. Non so se resterà alla Roma. Cosa farei io se fossi un dirigente della Roma? Da dirigente credo che nessuno sia incedibile, ma se dovessi cambiare lo farei solo avendo la certezza di poter sostituire chi parte con uno più forte o almeno equivalente. E siccome con Osvaldo non credo che la Roma avrebbe questa certezza, penso che farebbe bene a tenerselo".
     
    Passiamo al Milan. Balotelli non smette più di segnare, mentre El Shaarawy da quando è arrivato SuperMario sembra un po' in difficoltà: c'è un problema di incompatibilità fra i due attaccanti?
    "Assolutamente no. Quella costituita da El Shaarawy e Balotelli è la coppia d'attacco più forte del campionato. E i due, per caratteristiche, si integrano molto bene. Il Faraone ora paga solo un leggero appannamento fisico, dovuto al dispendio di energie accusato nella prima parte della stagione".
     
    Balotelli-El Shaarawy: saranno loro a guidare l'attacco dell'Italia ai Mondiali in Brasile nel 2014?
    "Credo di sì, e con loro vedrei benissimo Francesco Totti. Il capitano della Roma è il più forte di tutti e con i due milanisti costituirebbe un tridente che poche squadre al mondo potrebbero eguagliare. Totti è fantastico, l'età per lui non conta".
     
    La capolista Juventus invece ha una grande difesa e un grandissimo centrocampo, ma un attacco nel quale manca il grande goleador: segnano tutti qualche gol, ma nessuno di loro figura nelle prime posizioni della classifica cannonieri. Per il futuro, si parla di un ritorno di Ibrahimovic, anche se oggi l'ad bianconero, Beppe Marotta, ha ribadito che lo svedese "non arriverà".
    "Anche a me sembra molto improbabile. Certo che con Ibra la Juve in avanti farebbe un salto di qualità clamoroso. Grazie al gioco ideato da Conte, la Juve riesce a sopperire all'assenza di un grande goleador. Ma se al gioco corale bianconero aggiungessimo anche un super attaccante, ne vedremmo davvero delle belle, anche a livello europeo".
     
    Chiudiamo con l'Inter, che ora ha a disposizione Cassano, Palacio e Rocchi, tre seconde punte. Dopo l'infortunio di Milito, ai nerazzurri manca un centravanti...
    "Peccato, perché la coppia Milito-Palacio, sulla carta, era quella che prometteva più reti. Hanno puntato tutto su quella coppia, con Cassano come spalla, non cautelandosi abbastanza in caso di problemi fisici. E putroppo è arrivato il grave ko di Milito. Per il futuro, sembra fatta per Icardi, del quale non mi sono ancora fatto un'idea precisa: vedremo col tempo se sarà un 'Milito' o un giocatore normale".
     
    Storie di gol e di bomber, come Edinson Cavani, che proprio ieri, con una doppietta, è tornato a fare il suo mestiere preferito dopo oltre un mese di digiuno. Pare che a condizionarlo siano state vicende private, di cuore. Ma questa è un'altra storia, con Roberto Pruzzo si parla di quello che succede in campo, davanti a una rete da gonfiare.
     

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