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PSG-Inter, la finale di Champions League sarà trasmessa in chiaro: dove vedere la sfida di Monaco di Baviera
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FINALE IN CHIARO - Da cosa deriva questa occasione? Dalle normative AgCom. Nella corrente stagione, tutti i diritti di trasmissione della Champions League sono nelle mani di Sky (con ben 185 partite su 203) e Amazon (che seleziona le migliori 18 partite del mercoledì), ma ci sarà comunque l’eccezione della finale visibile in chiaro. La presenza di una squadra italiana come l’Inter è una discriminante importante: per non scontrarsi con i regolamenti dell’AgCom sulla trasmissione degli eventi sportivi rilevanti in chiaro, a meno di accordi diversi, Sky trasmetterà l’incontro anche su TV8.
IL REGOLAMENTO – Il regolamento AgCom, all’interno della “lista degli eventi di particolare rilevanza per la società di cui è assicurata la diffusione su palinsesti in chiaro”, fa presente anche la finale di Champions League, solamente nel caso in cui il match venga disputato da almeno una squadra italiana. L’AgCom, infatti, è chiara sotto questo aspetto: “L’Autorità stabilisce la seguente lista di eventi considerati di particolare rilevanza per la società, che le emittenti televisive soggette alla giurisdizione italiana non possono trasmettere in esclusiva e solo in forma codificata, al fine di assicurare ad almeno l’80% della popolazione italiana la possibilità di seguirli su un palinsesto gratuito senza costi supplementari". Al punto “e” di questa lista si trovano “la finale e le semifinali della Champions League e della Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane”.
DOVE VEDERLA IN CHIARO? - Rimane da capire quale sarà il canale in chiaro che ospiterà la partita dell’Inter contro il PSG. Scrive Calcio&Finanza che Sky avrà la chance di usare il proprio canale in chiaro TV8, come già successo in passato e proprio in occasione della semifinale di ritorno dei nerazzurri. La pay-tv di Comcast non cederà dunque i diritti della sfida ad un’altra emittente. Nel suo regolamento, l’Agcom aggiunge: “Qualora i diritti di trasmissione di uno o più degli eventi di cui al comma 1 vengano acquisiti da un’emittente non qualificata (a trasmettere in chiaro, ndr), questa pubblica con ragionevole anticipo sul proprio sito internet, dandone contestuale comunicazione all’Autorità, la proposta di cessione, a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie, dei diritti che permettono la trasmissione di tale evento alle condizioni previste. Qualora nessuna emittente qualificata formuli alcuna offerta o non la formuli a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie, l’emittente titolare dei diritti ha facoltà di esercitarli in deroga alle condizioni”.
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Dunque gli sportivi italiani dovranno sorbirsi Bergomi anche in finale. Una vergogna, dove le sub...