
Le pagelle degli ‘italiani’: Di Maria pianista sul Qatar, Giroud e Theo i grandi flop, Lautaro peggio di Lukaku

DI MARIA (Argentina/Juventus) 8,5: il bianconero che non sbaglia le finali. La mossa chiave di Scaloni è il Fideo dal primo minuto. E non a destra, a piede invertito, ma inaspettatamente a sinistra. Questo fa impazzire Dembélé, che infatti viene sostituto dopo aver causato il rigore dell’uno a zero, stendendo proprio un imprendibile Angel. Tra tunnel e dribbling, il bianconero si toglie un’altra soddisfazione: concludere in rete la transizione fantastica del raddoppio. Mossa altrettanto decisiva di Scaloni, ma stavolta in negativo, il cambio prematuro sul due a zero.

PAREDES (Argentina/Juventus) 6,5: al posto di De Paul nei supplementari, ridona ‘equilibrio’ a un’Argentina che aveva perso nerbo in mezzo al campo. Solita entratona da giallo su Camavinga. Al momento del rigore scivola, ma la butta dentro.

RABIOT (Francia/Juventus) 6: primo tempo da convalescente, ci capisce poco come tutti i francesi. Meglio nella ripresa, quando la Francia si sistema e ritrova slancio. Eroico il salvataggio su Messi che tiene in piedi la squadra di Deschamps. Esce nel primo tempo supplementare. A capelli sciolti, stravolto.

DYBALA (Argentina/Roma) 6: rigore centrale col brivido. Era entrato negli ultimi minuti dei supplementari solo per partecipare alla lotteria.

LAUTARO (Argentina/Inter) 5,5: il suo è il Mondiale dei gol sbagliati, ma che importa. Quattro clamorosi anche stasera. Il terzo è comunque importante perché Messi lo ricicla nel tap-in del momentaneo 3 a 2.

THEO HERNANDEZ (Francia/Milan) 5: spaventato dalla foga di De Paul, parte male, non sembra neanche lui. Ci mette troppo a rientrare su Julian Alvarez nella transizione del due a zero, e così il nove dell’Albiceleste lancia in porta Mac Allister. Le lezioni brutali di De Paul continuano anche nel secondo tempo, fino al 70’, quando Theo esce a testa bassa, sostituito da Camavinga.

GIROUD (Francia/Milan) 5: il grande flop. Deschamps decide di farne a meno ancora prima dell’intervallo. Dopo le parole ambigue su Karim Benzema di questi giorni, al 41’ minuto non gli va più bene neanche Olivier. E diciamocelo, il centravanti del Milan aveva fatto veramente poco fin lì, sembrava più un peso che altro, in balia dei costruttori argentini.