Quando il calcio eravamo noi: Chiesa-Kakà, Ibra-Ronaldo, Eriksen-Baggio, gli idoli delle stelle della A

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"La prima maglia che ho avuto? Quella di Roberto Baggio, era l'idolo di mio papà". Parole e musica del direttore d'orchestra dell'Inter, quel Christian Eriksen che è riuscito a prendere per mano la squadra di Conte quando ormai il tempo sembrava scaduto, tra incomprensioni tattiche e rumors di mercato. Una frase che ci fa capire chi era, ovviamente, il Divin Codino, cos'era l'Italia, cos'era la Serie A. La prima maglia non si scorda mai. Così come il primo idolo. E le stelle che brillano in giro per il mondo, sono state ispirate da quei fuoriclasse che abitavano la Serie A negli anni d'oro del nostro calcio, quando c'era un campione per squadra, quando c'erano le 7 sorelle, quando l'Europa era il terreno di caccia preferito per le italiane, quando squadre come Vicenza e Cagliari mettevano paura in giro per il continente. E così Baggio-Eriksen, e così Lukaku-Adriano, e così Leao-Kakà... e tanti, tantissimi altri. Anche un attuale superstar mondiale guardava la nostra Serie A.

Bobo Vieri, ex Atalanta, Juve, Lazio, Inter, Milan e Fiorentina tra le altre, è l'idolo dell'attuale Scarpa d'Oro, Ciro Immobile.
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La mia prima maglia fu un regalo di mio nonno ed era di Rivera, datagli dal golden boy in persona nell'anno della stella. La prima che mi comprai invece fu quella di papin
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