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  • Quando sfoltire non vuol dire vendere
Quando sfoltire non vuol dire vendere

Quando sfoltire non vuol dire vendere

  • Don Chisciotte e Sancho Pocho

Un tempo le rose ampie erano il vanto dei top club, la differenza lampante tra le squadre senza ambizioni e quelle che avevano qualcosa da giocarsi. Poi è arrivato il fair play finanziario, la crisi mondiale e l'irrigidimento degli sponsor. Il carrozzone ha frenato, quindi meglio sfoltire, l'ha detto De Laurentiis a Bigon, l'ha imposto Berlusconi a Galliani e perfino paperone Moratti al fido Branca. Il problema vero è che sfoltire non significa vendere bene, anzi spesso è esattamente l'inverso.

Pressati dall'idea di risparmiare sugli ingaggi e di offrire qualche soluzione alternativa ai tecnici, i nostri ds si sono sbizzarriti in prestiti, cessioni in saldo e minusvalenze clamorose. Qualche esempio? Il Napoli ha praticamente venduto metà degli ultimi acquisti firmati Pierpaolo Marino: Navarro ha ottenuto la rescissione del contratto, Datolo è stato sbolognato in prestito come la scorsa stagione, mentre Cigarini, oggetto misterioso nella gestione Mazzarri, è finito al blasonato Siviglia con la formula del prestito con diritto di riscatto (ad una cifra lontanissima da quella pagata 12 mesi fa dal Napoli). Sulla stessa lunghezza d'onda la svendita di Quaresma al Besiktas, il passaggio di Poulsen dalla Juve al Liverpool o quello di Tiago all'Atletico. Missione compiuta, applausi per i direttori sportivi protagonisti....


Ma in base a quale logica commerciale si brinda al successo di queste operazioni? Prima si compra a caro prezzo, poi, una volta accertato il fallimento tecnico dell'acquisto, si svende o si da' in prestito pur di risparmiare un ingaggio. Questo operazioni meritano un plauso? Chiedetelo al venditore ambulante di un suk arabo o di un mercatino rionale italiano se questo modus operandi è brillante dal punto di vista commerciale. Non ci vuole mica la laurea alla Bocconi per capirlo, basterebbe un po' di onestà intellettuale: sfoltire, secondo l'enciclopedia Sapere.it, significa 'rendere meno folto, meno numeroso'. Quindi non contempla nessun guadagno o vantaggio di natura economica, una mera opera di sfollamento che seppur meritoria per le esigenze degli allenatori, non andrebbe esaltata piu' di tanto


 


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