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  • Roma, quel mercato indispensabile che improvvisamente evapora...

    Roma, quel mercato indispensabile che improvvisamente evapora...

    • Paolo Franci

    Non c'è motivo di sperticarsi in elogi, perchè la Roma non è neanche in zona Champions, anche se la morde da vicino, a un solo punto dal Milan e in attesa di giocarsi quel che è e resta un sorprendente (fino a un certo punto) scontro diretto con il Milan. Però, va dato atto a Di Francesco di essersi mostrato tosto come i figli della sua terra, l'Abruzzo, anche quando a tutti pareva che l'amaro epilogo fosse dietro l'angolo. Ha resistito, resistito, resistito, l'allenatore romanista. E lo ha fatto anche mettendosi in discussione sul piano tattico, osando su quello delle scelte e, magari anche per nervosismo, scivolando fragorosamente solo sul piano dialettico, su vicende di mercato. Eh sì, lì è scivolato, ma forse non è neanche colpa sua, ma di chi mal lo informa o mal lo prepara su cosa dire e non dire. E’ inevitabile che qualcosa questa squadra dovrà fare ma di mercato non abbiamo parlato...”.


    Inevitabile, diceva Di Francesco in conferenza stampa,
    il 21 dicembre scorso - non un secolo fa, in effetti – rispondendo a una domanda sul vertice di Boston tra Pallotta e i dirigenti in chiave nuovi eventuali acquisti. Passate le feste, mangiato torrone e panettone e cioè alla ripresa del campionato, lo stesso Di Francesco fa testa coda e il 18 gennaio dice: “Mercato? Se si può migliorare la rosa bene, altrimenti stiamo come stiamo”. Come si passa dall' “indispensabile” al “migliorare la rosa”? Forse i buoni risultati, forse i cenni di risveglio di un paio dei grandi misteri romanisti, da Schick a Karsdorp. Forse l'esplosione di Zaniolo, o forse la squadra che finalmente dà la sensazione di compiutezza. Ma tant'è. In ogni caso, nessun segnale (per ora) dal mercato della Roma, anche se è presto per chiudere le porte a ipotetici arrivi. Certo è che comprare per comprare anche no, magari qualche mezza figura, o operazioni incomprensibili come quella che aveva portato l'inutile Jonathan Silva a Roma, prestito costoso e inutile. E allora, forse, alla fine ha ragione Di Francesco, sebbene Kolarov non abbia una riserva 'pura', non ci sia un sostituto di De Rossi amcora fermo ai box e un difensore centrale per sostituire Juan Jesus ci vorrebbe, eccome.

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