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  • Quelle deliziose figurine dei nazionali senza filtro, un libro illustrato di Pierluigi Larotonda

    Quelle deliziose figurine dei nazionali senza filtro, un libro illustrato di Pierluigi Larotonda

    Tante storie di calcio che non hanno incontrato la massima gloria: una carriera in nazionale. Ciascuno di noi potrebbe indicare almeno un centinaio di calciatori che non  hanno visto coronare il talento espresso nei club con un impiego costante nella massima rappresentativa del proprio paese. E i motivi che impediscono il raggiungimento della meta possono essere molteplici: una forte concorrenza nel ruolo, la difficile collocazione tattica, l'appartenenza a club non di primo piano, persino un'immagine tale da non piacere alla gente che piace.

    Il calcio non è una scienza esatta e anche questo aspetto lo dimostra. Ma nonostante il mancato suggello della militanza assidua in nazionale, certi calciatori e le loro carriere meritano un tributo. Quantomeno nella memoria di chi ama il calcio e coltiva un personale album delle figurine. 

    Risponde a questa esigenza il delizioso libro di Pierluigi Larotonda autore nativo di Formia e residente a Prato. Il volume porta il titolo “Nazionali senza filtro. Almanacco sportivo illustrato di storie e scelte” e contiene una galleria di figurine, nel vero senso della parola. Perché i brevi e intensi ritratti dei calciatori scelti da Larotonda sono accompagnati dalle belle illustrazioni di Luca Lucherini, pratese anche lui. E l'illustrazione più bella, oltreché toccante per chi riconosce quell'immagine, si trova in quarta di copertina. Ritrae un calciatore in maglia bianca numero 10, fascia di capitano al braccio, mentre sistema il pallone sul dischetto del rigore. È Agostino Di Bartolomei, durante la sfortunata serie dei rigori di Roma-Liverpool, finale di Coppa dei Campioni 1983-84. 

    Una scelta emblematica, quella della quarta di copertina. Perché il capitano giallorosso è stato un assoluto protagonista nel calcio italiano del periodo fra gli Anni Settanta e gli Ottanta, ma ciò non gli fu sufficiente a compiere in nazionale la carriera che avrebbe meritato. E altrettanto emblematica è la figura di Giampiero Ceccarelli, bandiera del Cesena dove ha trascorso l'intera carriera dalle giovanili alla panchina, entrato nella storia anche per aver fatto parte della squadra che nel 1975-76 arrivò in Coppa Uefa. Ceccarelli ha scritto una breve ma densa prefazione del libro di Larotonda. E le parole della bandiera cesenate creano l'atmosfera che si respira per tutto il libro. 

    La galleria è lunga e comprende calciatori italiani di levatura diversa. Apre la serie Adriano Bassetto, centrocampista che fra gli Anni Quaranta e i Cinquanta indossò le maglie di Sampdoria e Atalanta e segnò oltre 130 gol. E si chiude con Walter Novellino, ex Perugia e Milan. Fra i due estremi troviamo figure diverse per fama e carriera: da Angelo Cereser a Pietro Paolo Virdis, da Eraldo Mancin a Sergio Brio, da Domenico Volpati a Gianfranco Bedin, fino al compianto Renato Curi. Tutte figure che hanno lasciato un segno in chi ama il calcio. Meritevoli di essere ricordate una volta di più, grazie a questo libro da tenere a portata di mano e sfogliare quando capita. 



    (Pierluigi Larotonda, “Nazionali senza filtro. Almanacco sportivo illustrato di storie e di scelte”, Freccia d'Oro, 2020, pagine 134, euro 13)

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