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  • Rabbia Torino:| Caccia al riscatto con l'Udinese

    Rabbia Torino:| Caccia al riscatto con l'Udinese

    • A.S.

    Sarebbe forse eccessivo definirla rabbia. In fin dei conti, se la Sampdoria avesse visto premiato il proprio forcing al 90' nessuno avrebbe potuto obiettare. Ma a partita conclusa il Torino ha lo sconforto di chi ha accarezzato il colpaccio per poi venir bastonato quando ormai il peggio sembrava alle spalle. Sullo 0-1 la truppa di Ventura ha inevitabilmente abbassato il baricentro, sulla spinta tambureggiante dei doriani, e il risultato è stato un finale sofferto: 'Però noi sapevamo che sarebbe stata dura', filosofeggia Matteo Darmian, il quale dribbla il naturale rammarico per provare a pensare solo e soltanto positivo. 'Abbiamo messo in difficoltà la Sampdoria. A Marassi, per giunta. La prestazione generale è stata più che buona, con quel dispiacere inevitabile che scaturisce quando prendi gol su rigore a pochi minuti dalla fine. Ventura ci aveva avvisato: i nostri avversari sarebbero stati aggressivi dal fischio iniziale. E infatti così è stato: la squadra di Ferrara ci ha concesso decisamente meno spazi rispetto a quelli che invece ci ha lasciato l'Inter'. Per Darmian il classico bicchiere è dunque mezzo pieno. E nemmeno il malizioso accenno all'arbitro Calvarese, quello dell'ormai indimenticabile black out di Padova-Torino dello scorso dicembre, lo scalfisce: 'Non voglio parlare del direttore di gara. Per quel che mi riguarda, quando la partita ha cominciato ad accendersi, lui ha calmato le acque. Dunque va bene così'.

    PENSIERO UDINESE - Il pensiero del terzino destro titolare viaggia velocemente verso l'Udinese: ancora poche ore e il turnover forzato che impone il calendario costringerà il Torino a giocarsi tre punti preziosi per prendere ulteriore ossigeno in classifica. 'Mercoledì affronteremo una formazione attrezzata, forte, che arriva da due stagioni in cui è riuscita a fare cose straordinarie. Dobbiamo pensarci subito, all'Udinese. Non c'è tempo per rimuginare su quello che è stato o non è stato contro la Sampdoria. Mercoledì vogliamo conquistare quei tre punti che a Marassi ci sono sfuggiti proprio al fotofinish: non sarà facile, ma abbiamo il dovere di provarci'. Nel rimescolamento delle pedine che Ventura dovrà inevitabilmente applicare, potrebbe rientrare anche lo stesso Darmian. Che però non si scompone: 'E' giusto che ci sia spazio per tutti, come è successo anche l'anno scorso in serie B. A maggior ragione, in A, è importante sfruttare tutta la rosa a disposizione. Sono sicuro che chi andrà in campo darà il massimo e potrà disputare un'altra buona gara. E lo stesso discorso varrà per la trasferta di Bergamo contro l'Atalanta, domenica'.

    IL TURN OVER - Ventura era stato estremamente chiaro, alla vigilia del match di ieri: 'Il Torino, in questo momento della stagione, non ha la possibilità di poter far giocare gli stessi undici in tre partite concentrate in sette giorni. Perciò i 21 calciatori che sono stati convocati per il match con la Sampdoria avranno tutti, o quasi tutti, la possibilità di andare in campo'. Le modifiche non saranno minime, dunque. E ci sarà forse un po' di spazio per chi scalpita. Come Sansone, anche ieri accomodatosi in panchina nonostante la necessità, specialmente nel primo tempo, di avere una seconda punta rapida, in grado di aprire spazi nelle maglie strette della difesa doriana. E a proposito di retroguardia, il Torino potrebbe modificare qualcosa anche in quel settore: D'Ambrosio si candida per una maglia da titolare con l'Udinese, a destra come a sinistra. E, chissà, Ventura potrebbe anche pensare a un turno di riposo persino per lo stakanovista Ogbonna: l'uruguaiano Rodriguez, che buone cose ha fatto vedere in allenamento, è pronto.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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