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  • Raiola: 'Ibrahimovic-Milan? Siamo disponibili, ora c'è una società. Pogba? Momento delicato, ma lo United...'
Raiola: 'Ibrahimovic-Milan? Siamo disponibili, ora c'è una società. Pogba? Momento delicato, ma lo United...'

Raiola: 'Ibrahimovic-Milan? Siamo disponibili, ora c'è una società. Pogba? Momento delicato, ma lo United...'

Mino Raiola torna a parlare e, come di consueto, lo fa senza peli sulla lingua. Da Ibrahimovic a Pogba, sono tanti gli assistiti dell'agente italo-olandese al centro del mercato; ecco le sue parole a Rai Sport: "Se Zlatan torna al Milan? Al momento non ci sono possibilità, le conversazioni coi club non sono attuali, ma siamo disponibili a parlare. In ogni caso ora ci sono persone normali al comando del Milan, prima la società non esisteva. Finché Zlatan si muoverà sarà sempre una prima scelta, nella sua carriera non ha mai chiesto una garanzia. Le garanzie si ottengono in allenamento, bisogna capire però con quali condizioni il Milan o un'altra squadra lo vorrebbero. Trattativa possibile col Milan? Non c'è apertura né chiusura. Tra Ibra e Leonardo c'è un grandissimo rispetto, Zlatan ha passato momenti bellissimi al Milan e a Milano ha lasciato un pezzo del suo cuore, ma così com'è stato benissimo anche al Psg".

SU POGBA - "Preferisco non parlarne. È un momento molto delicato come tutti sappiamo, il Manchester United comunque è stato molto chiaro con tutti: Pogba non è sul mercato".

SU VERRATTI - "Ha sempre vissuto questi momenti positivi e negativi, deve stare tranquillo e lavorare, andando avanti. Stiamo discutendo del suo contratto, a Parigi sono molto contenti di lui, il progetto del Psg è fondato anche sulle sue qualità. È chiaro poi che Marco abbia il pallino della Nazionale".

SU BALOTELLI - "Mario via dal Nizza? A gennaio è troppo presto. L'importante è che ritrovi la condizione, poi vedremo a fine stagione".

SU MAROTTA - "È stata una sorpresa per tutti. Quello che succede in una società come la Juve non viene mai fuori del tutto. Bisogna dare atto a Marotta del lavoro che ha fatto, sicuramente grazie a lui sono cresciute delle persone che forse oggi sono in grado di lavorare con più autonomia. Nel calcio bisogna avere la forza di rinnovare, sia nel campo che extra-campo".

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