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  • Raiola: 'Non serve il rinnovo per Pogba, ma se la Juve vende la Monna Lisa...'

    Raiola: 'Non serve il rinnovo per Pogba, ma se la Juve vende la Monna Lisa...'

    Intervenuto ai microfoni di Radio Deejay, il noto procuratore Mino Raiola ha parlato del suo assistito Paul Pogba accostato ai più grandi club europei nelle ultime ore: "Rinnovo? E perché mai? Ha un bel contratto con la Juventus. PSG? Nessuno mi ha chiamato e non so nulla di una trattativa con il Paris Saint Germain. Ma non solo il PSG, anche con il Real, con il Barcellona, nessuna squadra mi ha chiamato e Pogba è concentrato sulla Juventus. Io credo che Pogba abbia fatto la scelta giusta per andare alla Juve e la Juve abbia fatto la scelta giusta nel prendere Pogba. Conte è un allenatore importante per la crescita del ragazzo e credo che rimarrà ancora alla Juventus. Paul è un ragazzo particolare, concentrato sul proprio lavoro. Il suo obiettivo è vincere lo scudetto, ma per Pogba è anche importante l’Europa League, con la finale in casa della Juventus. Lui si è fissato che vuole vincere la finale a Torino. Poi è ovvio, se domani vendono la Monna Lisa non è che abbiamo problemi nel trovare una sistemazione. Nessuno si è messo in contatto con me e noi rimaniamo concentrati sulla Juventus".

    Un punto sulla Juventus e sul campionato francese Raiola l’ha riservato all'ipotesi di mercato che vorrebbe Antonio Conte al Monaco: "Non credo che dopo la Juventus Conte andrà al Monaco. Per quel poco che lo conosco se dovesse cambiare aria sceglierà una squadra che gli dia la possibilità di vincere la Champions League. Cavani? Zlatan è un grande e avere l’onore di giocare accanto a lui può essere un vantaggio. Cavani può imparare qualcosa da Ibrahimovic e fra 7/8 anni quando Zlatan smetterà potrebbe essere lui il nuovo migliore al mondo".

    Sul focus rilanciato dalla Gazzetta dello Sport in merito ai problemi della Serie A Raiola ha sottolineato: "La prima cosa che dobbiamo cambiare è come costruire una società, con gli allenatori e via dicendo. In Germania la rivoluzione è partita 11 anni fa con il masterplan tedesco. Gli allenatori tedeschi creano già da quando i ragazzi hanno 7-8 anni dei calciatori che nel futuro a 16 anni potranno rendere grandi le squadre. E’ la Germania e non l’Inghilterra il campionato a cui guardare perché in Germania c’è progettualità. L’Italia ha perso gli europei in favore di un paese quasi in guerra come l’Ucraina. Nessuno a parte la Juventus ha costruito lo stadio di proprietà".

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