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    Ranieri, compleanno da Champions: quel fallo killer di Benetti VIDEO

    Ranieri, compleanno da Champions: quel fallo killer di Benetti VIDEO

    • Cesare Bardaro
    Oggi gli auguri di buon compleanno vanno a: 
    CLAUDIO RANIERI
    . 1951, allenatore del Leicester. Ex difensore di Roma, Catanzaro, Catania Palermo. Dal 1986 ha allenato Vigor Lamezia, Campania Puteolana, Cagliari, Napoli, Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Parma, Juventus, Roma, Inter, Monaco, nazionale Grecia.
    E' il giocatore del Catanzaro ad aver disputato più partite in Serie A con quella maglia: 128 tra il 1976 e il 1982. Da allenatore non ha mai perso un derby Italia e Spagna. Non era però riuscito a vincere un campionato, a parte nel 2011, virtualmente, per 37 minuti con la Roma.
    Ce l'ha fatta nell'occasione meno prevedibile, la vittoria della Premier era data dai bookmakers come 5000:1 (addirittura meno probabile della scoperta del mostro di Lochness
    m, dello sbarco degli alieni, Elvis ancora vivo,o Bono  degli U2 nominato Papa.
    Prima vittoria per lui e primo storico campionato per il Leicester, che l'anno precedente si era salvato all'ultima giornata. Una favola a lieto fine che ha riconciliato col calcio tutti coloro che credono che i soldi non siano tutto. Anche se “ i soldi contano. Quello che è successo a noi ha del miracoloso, ma non cambierà il calcio, i soldi continueranno a farle da padroni. Però spero che non facciano la Super Lega europea, mettendo insieme tutte le grandi squadre, bisogna dare una chance anche alle piccole".
    "Quando ero l'eterno secondo mi chiamavano perdente, adesso che ho vinto un titolo mi chiamano vincente, ma sono sempre la stessa persona: è il giudizio degli altri ad essere cambiato, non sono cambiato io"
    Quando allenava il Chelsea  fu ribattezzato Tinkerman traducibile, sia come Lo stagnino(colui che aggiusta di tutto con pochi mezzi) sia  come L'indeciso (per via dei suoi tentennamenti nel dare la formazione) o anche “pasticcione”
    A Monaco, invece lo chiamavano “Principe” (battutaccia)
    Da bravo italiano ha utilizzato anche la pizza  “"Abbiamo iniziato bene la stagione. Vincevamo ma subivamo anche troppi gol. Prima di ogni partita chiedevo sempre di non subire gol e non ci riuscivamo mai. Ho provato ogni tipo di motivazione. Così prima della gara contro il Crystal Palace, ho detto: 'Ragazzi se non subite gol vi offro una pizza'. Vittoria per 1-0...Così li ho portati alla Peter Pizzeria di Leicester City Square. Ma avevo una sorpresa per loro: "Voi dovete sempre lavorare duramente per tutto. E lavorerete anche per la pizza. Ognuno farà la sua". Così siamo andati in cucina e ci siamo messi a lavorare con formaggio e pomodoro. Abbiamo preparato le nostre pizze. Erano molto buone, ne ho mangiate diverse fette. Adesso sono tante le gare senza subire gol. Dodici dopo quella pizza, non credo sia una coincidenza”
    A Parma sostituì Pioli, con cui condivide il compleanno

    IAN RUSH, 1961, ex attaccante gallese di Liverpool e Juventus. Col Liverpool fece valanghe di gol. A Torino, invece, deluse e dopo un solo anno tornò nei Reds. Vinse la Scarpa d'oro nel 1984.  E' il miglior realizzatore del Liverpool di tutti i tempi, col record di ben 16 triplette

    STEFANO PIOLI, 1965, ex difensore e allenatore attualmente disoccupato. Ha allenato Salernitana, Modena, Parma, Grosseto, Piacenza, Sassuolo, Chievo, Palermo, Bologna e Lazio. Da calciatore ha giocato in Parma, Juventus, Verona, Fiorentina, Padova, Pistoiese, Fiorenzuola, Colomo
    E' una delle numerose vittime di Zamparini. Nel 2011 fu esonerato dal Palermo prima ancora dell'inizio del campionato

    NICOLA LEGROTTAGLIE, 1976, ex difensore di Bari, Pistoiese, Prato, Chievo, Reggiana, Modena, Juventus, Bologna, Siena, Milan, Catania. Ha allenato l'Akragas dal luglio 2015 al febbraio 2016 soprannominato"Il duca"
    Nel 2011 ha vinto lo scudetto col Milan, pur giocando un solo scampolo di  partita
    Nel  2004 ha vinto il Bidone d'oro assegnato dalla trasmissione radio Catersport
    Da bambino: in una preghiera aveva fatto la promessa a Dio che, se avesse potuto giocare almeno una partita in serie A, sarebbe diventato missionario di Cristo nel mondo. Infatti fa parte dell'associazione Atleti di Cristo ed ha aderito alla Chiesa evangelica
    «Mi sono reso conto, in questa mia crescita spirituale, che nel calcio non c'è posto per Dio e soprattutto c'è troppo poco coraggio di uscire allo scoperto e dire cosa si pensa. Fa più comodo essere uguali agli altri, forse per non avere problemi, per non essere presi in giro.»

    MATTIA DE SCIGLIO, 1992, terzino destro del Milan. Vanta il primato di  calciatore espulso più velocemente nella Serie A a inizio partita, 43 secondi in Napoli Milan del 3 maggio 2015. 

    ROMEO BENETTI, 1945, ex centrocampista di Bolzano, Siena, Taranto, Palermo, Juventus, Sampdoria, Milan, Roma. Ha vinto 2 scudetti  r 1 coppa UEFAcon la Juve e 1 coppa delle Coppe col Milan. Il suo soprannome ufficiale è Rommel, ma Gianni Brera lo chiamò Maultier, che in tedesco significa mulo, ed era il nome dato ai cingolati usati dall'esercito tedesco nella seconda guerra mondiale.
    Allevava canarini "Erano allegri, avevano un bel canto; osservarli e nutrirli era un passatempo semplice, autentico, col sapore di altri tempi. Su tutti i giornali si costruì una leggenda: “Il Benetti dai tackle duri ha anche un cuore tenero”. In realtà, il mio era solamente un modo per occupare il tempo libero".Infatti in campo era durissimo. Stroncò il ginocchio e la carriera di Franco Liguori. 



    Liguori lo definì un "fallo da ergastolo" e Benetti fu denunciato alla Polizia. Nel suo "Viaggio nel calcio" Sergio Zavoli mise a distanza di anni Benetti e Liguori faccia a faccia. Liguori disse: "Vorrei chiedergli perché l'ha fatto". Benetti rispose: “Non sono pentito, posso provare del rammarico”. Quando  il giornale inglese Sun stilò la classifica dei calciatori più cattivi di tutti i tempi mettendo Benetti al quarto posto. Lui commentò così con la Gazzetta dello sport:“Mi sono incazzato: meritavo il primo posto. Io ero un vero cattivo”. Furino ha raccontato che per via di vecchie ruggini in un Juve-Milan decise di prendersi cura di Benetti con Capello e Salvadore. Ma dopo un fallo subito, Benetti si rialzò, batté il piede e proseguì come nulla fosse. Non subì più falli. Ha raccontato di aver fatto crescere i baffi perché una mattina era in ritardo agli allenamenti e non aveva il tempo per radersi.
    Sulla panchina della Roma Primavera ha vinto lo scudetto nel 1984. In quella squadra giocavano Giannini, Desideri e Baldieri. Nel libro "Nereo Rocco" di Gigi Garanzini, Alberto Bigon racconta:"Ogni volta che Benetti non dico superava ma soltanto pestava la riga di metà campo lui cominciava a urlare Romeo, sta indrio, Romeo sta indrio". Definì Nils Liedholm, suo allenatore alla Roma, "un napoletano nato in Svezia". Ha giocato tutt'e quattro i derby che alla sua epoca era possibile giocare in serie A: Torino, Milano, Genova e Roma. Non ha fatto in tempo a giocare quello della sua Verona.

    FABIO CUDICINI, 1935, ex portiere di Udinese, Roma, Brescia, Milan. A Milano lo soprannominarono “Ragno nero”, come Jascin, mentre a Roma era detto “Pennellone” e Gianni Brera lo battezzò “Lo stralongo” Era alto 1,91 in un'epoca in cui la maggioranza dei portieri non superava il metro e 80. Con la sua altezza, come faceva a entrare nell’abitacolo della sua Fiat 500 bianca, targata Trieste, e persino a guidarla? “Il mio carrozziere aveva spostato indietro i binari del seggiolino. Dietro però non ci poteva stare nessuno, dunque in 4 non si stava…”.
    E' figlio di calciatore (il padre Guglielmo, era terzino della Triestina e aveva giocato con Nereo Rocco) e padre di calciatore (il figlio Carlo, a lungo portiere del Chelsea e per qualche anno compagno di Alessia Marcuzzi) Arrivò al Milan alla non giovane età di 32 anni, ma vinse uno scudetto, una coppa delle Coppe, una coppa dei Campioni ed una coppa Intercontinentale. A Roma aveva già vinto una coppa delle Fiere. Rocco gli spiegò perché lo aveva voluto al Milan “Io ho sempre paura in tutte le mie squadre dei colpi di testa, dei cross degli avversari. Siccome, te sì longo,penso che con te in porta l'area di rigore, per lo meno l'area piccola, sarò tranquillo, è una tua zona e su quella mi leverai diverse situazioni difficili, riuscirai ad evitare i colpi di testa nelle vicinanze della porta. Naturalmente, era una battuta perché poi ci sono state situazioni in cui mi fecero gol anche nell'arco dei cinque metri”. Non ha mai debuttato in nazionale “In un primo tempo avevo davanti Ghezzi e Buffon. Successivamente, Zoff ed Albertosi.Tutti e quattro nei loro periodi durarono parecchi anni a difesa della porta azzurra. Per cui ebbi la possibilità di essere convocato in azzurro e anche di fare una panchina in Nazionale “A” solamente nell'era dei Ghezzi, dei Buffon, degli Albertosi e dei Zoff. Che non si ammalarono mai né si infortunarono, e, quindi, era una questione di fortuna poter subentrare a loro, applicare il “mors tua, vita mea””.
    Il record di imbattibilità a San Siro è ancora suo:1132 minuti
    “Non amo i portieri svolazzanti, preferisco chi comanda da dietro e prevede lo sviluppo dell’azione”.

    Auguri anche a: 
    DMITRIJ ALENICHEV, 1972, ala sinistra russa, ex Roma e Perugia. Nel 2015-16 ha allenato lo Spartak Mosca, ma nell'agosto 2016 si è dimesso dopo l'eliminazione nei preliminari di Europa League da parte dei ciprioti dell' AEK Lamaca

    FABIO BAZZANI, 1976 , ex attaccante di Boca San Lazzaro, San Donà, Venezia, Varese, Arezzo, Venezia, Perugia, Sampdoria, Lazio, Brescia, Pescara, SPAL, Mezzolara. Attaccante dalla lunga carriera ( si è ritirato nel  luglio 2015, a quasi 39 anni) è tuttavia famoso soprattutto per aver sposato Alessia Merz.. Nel 2007 era stato ingaggiato dal Livorno contestarono la sua presunta militanza politica di destra. Circostanza smentita dall'interessato «Nella primavera del 2007 compresi che alla Sampdoria non sarei stato confermato: tornavano Bellucci, Montella e si parlava perfino di Cassano. Mi cercò Spinelli per il Livorno ed accettai con entusiasmo: si trattava di una piazza importante e di un pubblico caldo. Mi giunse all'orecchio che una parte della tifoseria si sarebbe messa di traverso. Non so come, si erano messi in testa che io fossi non di destra, ma di estrema destra. Che avessi un tatuaggio con l'aquila, che fossi l'amicone di Di Canio. Cose così. «Mai pensato alla politica, non me ne sono mai interessato. E' vero che ho un tatuaggio con l'aquila, ma chi mi conosce sa della mia passione per il basket e quindi non può pensare che mi sia tatuato un simbolo diverso da quello della Fortitudo. Però la cosa mi diede ugualmente fastidio. Chiesi al procuratore e alla società come stessero le cose. Minimizzarono: solo qualche  coro, una piccola parte di tifosi, dissero. Ma per me bastò anche questo per farmi prendere la decisione di lasciar perdere. Venivo da una doppia rottura dei crociati e quindi avevo bisogno di ripartire con calma e tranquillità, senza altri tipi di pressione diversi da quelli legati all'attività agonistica. Spinelli credeva nelle mie possibilità e cercò di dissadermi. Ma alla fine si arrese, stracciai l'accordo (un biennale da 600mila euro netti annui) e firmai per il Brescia, che allora era in B. Accettai di scendere di categoria, pur di non fare un'esperienza che nasceva male e temevo sarebbe proseguita peggio».

    THOMAS THORNINGER, 1972, ex attaccante danese di Perugia e Udinese
    MIRKO BELLODI, 1973, ex portiere di Fano, Trento, Formia, Collecchio, Mantova, Pistoiese, Reggiana. Il 29 aprile 2002, con la maglia del Mantova in C2, realizzò un gol su punizione da 70 metri  contro il Fiorenzuola. Si è ritirato nel 2012, dopo aver patteggiato 2 anni di squalifica per il calcioscommesse
    MAURO NAVAS, 1974, ex difensore argentino dell'Udinese. Nel 2005 fu acquistato dal Napoli, ma fdurò appena una settimana e tornò in Argentina.
    DIMITRIOS PAPADOPULOS, 1981, attaccante greco dell'Atromitos Atene, al Lecce nel 2008-2009.
    MELKER HALLBERG, 1995, centrocampista svedese dell'Ascoli, in prestito dall'Udinese.
    LUIGI PEZZELLA, 1980, terzino sinistro della Casertana.
    ALESSANDRO DI DIO, 1993, terzino destro del Siracusa.
    PABLO SANCHEZ, 1995, portiere spagnolo del Giana Erminio.
    DEJAN DANZA, 1995, centrocampista del Santarcangelo, in prestito dalla Pro Vercelli.
    ENRICO BEARZOTTI, 1996, ala destra dell'Arezzo, in prestito dal Verona.
    TULLIO GRITTI, 1958,  ex attaccante di Ivrea, Derthona, Arezzo, Brescia, Torino, Verona, Mantova. Attualmente è vice di Gasperini all'Atalanta.
    DARIO MARIGO, 1960, ex portiere di Milan, Chieti, Laazio, Perugia, Campania, Catania, Cavese, Chieti, Lecco. E' stato in serie A con Milan e Lazio, ma senza mai esordirvi.
    ROBERTO RIZZO, 1961, ex centrocampista di Lecce, Cosenza, Salernitana, Monopoli, Perugia,
    MICHELE ZANUTTA, 1967, ex difensore di Sampdoria, Parma, Reggiana, Venezia, Pescara, Giulianova, Francavilla, Sangiorgina, Sacilese. 

    Il 20 ottobre era nato anche: 
    NELLO BAGLINI 1907-1999, Presidente della Fiorentina del secondo scudetto. 

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