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  • Rapp. under 19, Degeri: 'Che emozione la maglia azzurra! Inter? Non ci penso'

    Rapp. under 19, Degeri: 'Che emozione la maglia azzurra! Inter? Non ci penso'

    Capitano della selezione under 19 di Lega Pro, uno dei talenti emergenti di Prima Divisione. A calciomercato.com Lorenzo Degeri racconta la sua esperienza vincente nel torneo di Dubai con la Rappresentativa azzurra e  parla del suo futuro, a metà tra Inter e Cremonese.

    Qual è il bilancio dell'esperienza a Dubai?
    Sono molto soddisfatto, prima di tutto per il risultato. Volevamo vincere il torneo e credo che l'abbiamo fatto con merito (in finale successo 2-0 all'Al Shabab ndr). E' stata una vittoria di un gruppo meraviglioso, a livello sportivo e umano. Negli Emirati Arabi si gioca un calcio diverso dal nostro, ma hanno entusiasmo e sono in crescita. E' stata l'occasione giusta per fare esperienza. A livello personale sono rimasto colpito da Dubai. E' fantastica, una realtà fuori dal mondo, per certi versi unica. Con tutti quei grattacieli, mi sono sentito spaesato!


    Per te è stata un'avventura speciale, perchè avevi la fascia al braccio.
    Sono lusingato che il mister abbia scelto me e per certi versi mi sono sentito più responsabilizzato. La nostra è una selezione che cambia molto, non c'è continuità di elementi, non ci sono interpreti fissi, viene data a tutti la possibilità di crescere. C'è sempre un via vai, il fatto che lo staff tecnico abbia dato a me la fascia mi rende molto orgoglioso. E' stata la quinta convocazione, vestire la maglia della Nazionale per me è sempre un'emozione. Peccato solo che prima delle partite non ci sia stato l'inno, sarebbe stato bello cantarlo.

    A livello tecnico come giocate?
    C'è un ricambio continuo di giocatori, difficile sperimentare perchè chi arriva nel gruppo ha le proprie caratteristiche. Il mister Veneri ci fa giocare con un 4-4-2 classico, ma ci chiede sempre di giocare a  calcio. La sua è un'idea sempre offensiva e questo credo sia importante.

    Dopo il 2-0 all'Al Shabab hai dedicato la vittoria del torneo a Morosini.
    Fare una maglietta per ricordare Morosini mi sembrava il modo giusto per salutarlo. La notizia ovviamente è arrivata anche a Dubai e siamo rimasti tutti scioccati. Non si può morire a 25 anni, è una cosa assurda, un'ingiustizia. Adesso non so di chi sia la colpa ma certe cose non devono succedere. Fare una maglietta per Moro è stato un pensiero che mi è venuto dal cuore. Siamo calciatori ma non siamo insensibili. Sono contento di avergli dedicato la vittoria.

    Siete stati premiati da Fabio Cannavaro, cosa ti ha detto?
    Ci ha fatto i complimenti e l'in bocca al lupo per il futuro. Poi è stato molto paziente: gli abbiamo chiesto di fare decine di foto! Non capita tutti i giorni di avere a che fare con lui.

    Ora la testa è al campionato con la Cremonese.
    Siamo in corsa per i playoff e abbiamo le qualità per raggiungerli. Siamo tutti consapevoli che sarà difficile, ma anche che non c'è nessuna squadra veramente superiore a noi. La penalizzazione? C'era dall'inizio, non ci pensiamo più. Guardiamo alla classifica che abbiamo e pensiamo ad una partita alla volta, senza fare calcoli.

    Hai un modello?
    Faccio il centrocampista, mi sembra normale avere un modello al quale ispirarsi. Per me il massimo è Pirlo.

    Il tuo cartellino è a metà tra Inter e Cremonese, pensi mai alla maglia nerazzurra?
    Sinceramente no, non ci penso. Voglio solo fare bene con la Cremonese e la mia testa è solo al finale di stagione. Non so se mi seguono, è chiaro che l'Inter è una grande squadra. Il mio futuro si deciderà a giugno, adesso è il momento di pensare al campo.


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