Calciomercato.com

  • 'Raspadori l'eccezione, il calcio italiano inganna col campionato Primavera: non è formativo!'

    'Raspadori l'eccezione, il calcio italiano inganna col campionato Primavera: non è formativo!'

    • Jean-Christophe Cataliotti
      Jean-Christophe Cataliotti
    Gentile Procuratore,

    sono uno talent scout professionista da tanti anni e di calciatori ne ho visionati parecchi e, tra questi, anche Giacomo Raspadori, il 2000 del Sassuolo convocato da Mancini in Nazionale per gli Europei. Complimenti vivissimi per l'occasione offerta al giovane attaccante che ho avuto la fortuna di visionare già quando aveva solo 15 anni. Scrivo in questa rubrica, con la speranza che il mio appello trovi riscontro, per porre l'accento sul fatto che in Italia di Raspadori ce ne sono altri, più di quelli che possiamo immaginare. Calciatori che sul più bello, però, molto spesso non vengono contrattualizzati dalle loro società di appartenenza e che, una volta svincolati, verso i 20 anni lasciano il calcio per l'amarezza di doversi accontentare di giocare nelle serie minori, Eccellenza o al massimo serie D. Ho osservato tanti calciatori, le cui relazioni sono archiviate nel mio data base, che avrebbero potuto fare grandi cose nel calcio ma che, a causa di non illuminati dirigenti, sono stati costretti ad abbandonare il calcio. Come ovviare a un sistema che premia solo alcuni e lascia "in mezzo a una strada" la stragrande maggioranza dei nostri giovani talenti? Football Scout '61

    Gentile Football Scout, 

    mi unisco ai tuoi complimenti da inoltrare direttamente a Roberto Mancini per la brillante scelta di aver convocato Raspadori per gli Europei, ma non accolgo totalmente il tuo appello. Pur ritenendo che ci siano tanti validi calciatori in Italia che potrebbero essere meglio gestiti dai loro club (come, invece, bene ha fatto il Sassuolo con Raspadori grazie all'encomiabile lavoro del Responsabile del Settore Giovanile Francesco Palmieri!), sono anche dell'avviso che non sia poi così facile arrivare a giocare in serie A e, soprattutto, a far parte della Nazionale Italiana a soli 20 anni. Il grande inganno del calcio italiano è ritenere che il campionato di Primavera sia l'anticamera del professionismo per tutti i calciatori di una rosa di diciannovenni. Ma non è così: approdano alle prime squadre pochissimi ragazzi (solo l'1-2% dei calciatori, usciti dal Campionato Primavera, vengono confermati nell'immediato!) e ciò perché in tanti casi i ragazzi non hanno avuto un adeguato sviluppo morfologico, non hanno migliorato le loro qualità tecniche e tattiche, non hanno sviluppato le loro caratteristiche atletiche, non hanno colmato le loro lacune caratteriali (quanti giovani calciatori si sono bruciati per il loro carattere non adeguato?). 

    Ma ora passo la palla agli utenti di calciomercato.com: ritenete che in Italia ci siano altri Raspadori che non stanno ricevendo le giuste attenzioni dal calcio che conta? Fate i nomi...  

    Altre Notizie