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  • Rebus Antenucci:| Per lui il Toro gioca Bianchi

    Rebus Antenucci:| Per lui il Toro gioca Bianchi

    L'affaire Antenucci tiene sulle spine il Toro. Per Ventura l'attaccante è il primo mattone del nuovo progetto, ma la mancata promozione ha complicato i piani di Petrachi. Entro mercoledì 22, il ds dovrà trovare una soluzione alle cinque comproprietà che riguardano i granata – oltre all'attaccante in questione: Iunco, Dzemaili, Gorobsov e Malonga – e la precedenza assoluta è rivolta al calciatore conteso con il Catania.

    Antenucci chiama il Torino. «Il mio futuro lo vedo ancora con la maglia granata addosso – dice la punta, arrivata alla corte di Cairo l'ultimo giorno utile del mercato invernale – conosco Ventura dai tempi di Pisa, so che mi stima e il sentimento è reciproco. Sarebbe un peccato lasciare in questa maniera, senza aver raggiunto la serie A. Non voglio. Al Torino devo molto, mi ha permesso di tornare a giocare con continuità, mi ha fatto sentire importante. Un'altra serie B non mi spaventa, anzi. Sono sicuro che insieme potremo toglierci delle soddisfazioni. E poi gli schemi del neo allenatore li conosco bene, mi permettono di esprimermi al meglio, esaltano le mie qualità. Spero di restare, ho una nuova sfida da affrontare. Volevo misurarmi in serie A, lo farò: ma con il Toro».

    L'attaccante, arrivato a gennaio con la formula della comproprietà, è stato una delle poche note positive del 2011: 6 gol in 19 partite. Il Torino vorrebbe ripartire da lui, ma deve fare i conti con un mercato imprevedibile. A parole, la sua conferma sembra scontata: ma non è così.

    «I granata hanno la precedenza», assicura il Catania. «Se lo vogliono, basterà che esercitino il diritto di riscatto già fissato per la seconda metà», ribadisce Manfredonia, il procuratore. Ma i segnali distensivi non lasciano tranquillo Petrachi. Il punto è economico: in questo momento il Torino non vuole – o non può – spendere 1,5 milioni per riscattarlo e punta ad un sostanziale sconto.

    Martedì potrebbe essere il giorno decisivo. I due club si troveranno per venire a capo della situazione. Parola d'ordine, fare in fretta. Non converrebbe a nessuno cominciare un braccio di ferro che potrebbe sfociare tra dieci giorni nel rebus delle buste: si fa un'offerta al buio, chi scrive la cifra maggiore vince. Con Lo Monaco, Petrachi si giocherà al meglio le sue chance, forte di un'arma segreta: Rolando Bianchi. Potrebbe essere proprio il bomber granata l'ago della bilancia. Da sempre Rolandinho piace al Catania, ma oggi ancora di più: la squadra affidata a Vincenzo Montella ha già messo in conto di perdere Maxi Lopez e ha individuato in Bianchi il sostituto.

    Il Torino vuole Antenucci, ma intanto segue altre piste per non ritrovarsi spiazzato in caso di fumata nera. Ha chiesto informazioni all'amico Preziosi, che nella rosa del Genoa ha ben otto attaccanti. Il nome più efficace è Mattia Destro, 2 gol in 16 presenze quest'anno. Il Genoa l'ha da poco riscattato dall'Inter e ha tutto l'interesse che il ragazzo, nel giro dell'Under 21, disputi una stagione con una squadra che gli garantisca il posto da titolare, piuttosto che fare la terza o la quarta punta in un club di A (lo segue l'Udinese). In seconda battuta, piace Alberto Paloschi, vecchio pallino di Cairo.


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