Calciomercato.com

  • Red Bull nei guai: Lipsia e Salisburgo fuori dalla Champions League?

    Red Bull nei guai: Lipsia e Salisburgo fuori dalla Champions League?

    • Alessio Salerio
    È un'annata da ricordare, tanto per il Lipsia in Germania quanto per il Salisburgo in Austria. I tedeschi hanno raggiunto la Champions League grazie a una meravigliosa cavalcata in Bundesliga, un anno soltanto dopo la promozione dalla Zweite. I biancorossi d'Austria, invece, hanno conquistato il quarto titolo consecutivo, il numero 11 nella loro storia. Tutte e due, dunque, dovrebbero essere tra le protagoniste della prossima massima competizione continentale. Non fosse che, appartenendo entrambe alla medesima proprietà, targata Red Bull, potrebbero incorrere in una clamorosa squalifica.

    IL PROBLEMA - L'articolo numero 15 del regolamento Uefa parla chiaro: "Per assicurare l'integrità delle competizioni nessuna entità individuale o legale può avere il controllo di più di un club partecipante". Ancor più precisamente viene esplicitato che lo stesso investitore non può avere nelle due società più del 30% del giro d'affari delle stesse. Dunque c'è la forte possibilità che una delle due società di casa Red Bull possa finire esclusa dalla Champions. La stessa Uefa si è così espressa a riguardo: "Tutti i requisiti dei club, incluse le questioni relative alla proprietà, saranno verificati e se gli standard richiesti non saranno rispettati si prenderà una decisione". Più probabile che, se si dovesse giungere al bivio, sarà il Lipsia a dover abbandonare il sogno, non essendo campione nazionale. Un vero peccato per la squadra di Ralph Hasenhüttl, che ha conquistato la prima qualificazione europea nella sua breve storia, iniziata con la fondazione del 2009. La vera beffa potrebbe sorgere, poi, nel caso in cui il Salisburgo venisse eliminato nuovamente nei preliminari della competizione, come già successo nove volte in altrettanti tentativi finora. Il Lipsia sarebbe, invece, già proiettato verso la fase a gironi.

    LA SOLUZIONE - I tedeschi, però, hanno mostrato estrema tranquillità a riguardo: "Abbiamo fatto i compiti. Sappiamo a che cosa andiamo incontro e non siamo minimamente preoccupati", ha detto Oliver Mintzlaff, amministratore delegato. La Red Bull finanzia entrambi i club, ma a Salisburgo è anche proprietaria del club, mentre a Lipsia, almeno in teoria, è soltanto sponsor. Tutte e due le società, senz'altro, ricevono grossi finanziamenti direttamente da Dietrich Mateschitz, co-fondatore e padrone della Red Bull, ma i recenti investimenti dei due club sembrano annullare il conflitto d'interesse. Il Lipsia ha infatti acquistato diversi giocatori dagli austriaci, tra cui Naby Keita per 15 milioni, Dayot Upamecano per 10, e Bernardo per 6. Ciò permette di dimostrare che Mateschitz al Salisburgo ha investimenti inferiori al tetto del 30% concesso dalla Uefa e quindi ciò consentirebbe di aggirare la regola. Così da evitare il clamoroso precedente di Aek Atene e Sparta Praga, che nel 1998 vennero escluse dalle Coppe europee in quanto entrambe appartenenti alla società Eric. Per non veder interrompere anzitempo il sogno di una storica prima volta per il Lipsia e l'ennesima rincorsa alle migliori 32 d'Europa del Salisburgo.

    Altre Notizie