Reggiana-Lumezzane:| Le voci dallo spogliatoio
La classifica non lascia scampo: alla vigilia di quest'ultima giornata Reggiana e Lumezzane non hanno più niente da dire al campionato. La salvezza è stata matematicamente raggiunta da entrambe le squadre un paio di giornate fa, gli stimoli e i traguardi da inseguire persi invece ormai da tempo. I pochi tifosi accorsi oggi allo stadio ex Giglio sono tutti reggiani, e delusi da una stagione mediocre hanno persino contestato la squadra di Zauli con novanta minuti di surreale silenzio che ha fatto somigliare ancor più questo match ad una amichevole infrasettimanale. I granata sono scesi in campo con il solito 4-4-1-1 con Bellucci in porta al posto di Silvestri, Panizzi (classe '94) terzino sinistro e il capitano Alessi dietro all'unica punta Fedi, preferito a Rossi in panchina e Gurma in tribuna. Il Lumezzane di Stefano Nicola ha risposto con un 4-4-2 classico con Agomeri e Baraye sulle fasce e Ferrari e Inglese in avanti con Gasparetto pronto a subentrare dalla panchina. La prima mezz'ora del primo tempo passa lentamente: un tiro in porta per parte che poco impensierisce i portieri e un ritmo di gioco talmente basso che permetterebbe ai due tecnici di tornare a giocare senza il problema del fiato corto. La prima vera occasione arriva per gli ospiti al 42' quando dalla destra un cross sbagliato da Agomeri si trasforma in un pallonetto insidioso che a Bellucci battuto va a colpire la parte alta della traversa. Due minuti più tardi su una delle poche giocate in verticale della Reggiana, Matteini trova il calcio di rigore anticipando quanto basta il portiere bresciano, che in ritardo va a sbattere contro il giocatore ex Empoli e Parma. Si incarica della battuta Alessi che con tranquillità spiazza Brignoli e segna il suo 13° centro stagionale. Il secondo tempo ricomincia con la stessa bassissima intensità di gioco del primo tempo: squadre basse, tanti passaggi in verticale e nessuna azione individuale degna di nota. Prima che l'arbitro Caso di Verbania fischi la fine di una partita incolore quanto il campionato disputato da entrambe le squadre, c'è da segnalare una traversa colpita da un bel colpo di testa di Gasparetto. Risultato di 1-0 per la Reggiana e sguardi rivolti al tunnel degli spogliatoi e soprattutto al futuro.
REGGIANA
Il presidente della Reggiana, Alessandro Barilli: 'Prima di iniziare questa stagione avevamo due obiettivi: mettere a posto i conti e fare un campionato da ottavo-nono posto. Credo che siano stati raggiunti entrambi, e inoltre il settore giovanile ha tagliato traguardi importanti. Quindi posso ritenermi molto soddisfatto. Per quanto riguarda i rapporti con stampa e tifoseria, mi dispiace che non ci sia fiducia nel nostro lavoro. Tutti dovremmo fare autocritica, perché questo atteggiamento negativo non giova alla squadra. I play off? Non sono mai stati il nostro obiettivo. Perché a fine della partita i giocatori non hanno lanciato le maglie ai tifosi? Perché da quando abbiamo iniziato la stagione non ci hanno mai aiutato, anche oggi nessun coro di sostegno. Il clima purtroppo è teso e abbiamo preferito salutare con sobrietà tutto lo stadio rimanendo al centro del campo'.
L'allenatore della Reggiana, Lamberto Zauli: 'Il risultato di oggi mi fa molto felice, chiudiamo con una vittoria e senza prendere gol. Oggi l'importante era vincere perché la maglia che indossiamo è dignitosa e merita rispetto. Se il prossimo anno sarò ancora su questa panchina? Non lo so, la società deve prendere il tempo per pensare e poi deciderà. Da parte mia sono molto soddisfatto di questi cinque mesi. Ho avuto a che fare con persone splendide che mi hanno dato tantissimo, soprattutto i giocatori. Meno bello e più complicato è stato il rapporto con stampa locale e tifoseria: credo che siano troppo negativi. Capisco che pretendano risultati e prestazioni di più alto livello, ma questo pessimismo non fa bene alla squadra. Parlando da esterno (cioè non più da allenatore della Reggiana, ndr) credo che questo atteggiamento sia controproducente. Se ci sono le basi in questa squadra per guardare al futuro? Penso proprio di si, almeno cinque o sei giocatori sono di qualità per questa categoria. Poi molto dipenderà dal mercato, tanti giovani giocatori sono in prestito. Se dovessi essere io l'allenatore il prossimo anno vorrei una Reggiana propositiva ma allo stesso tempo compatta ed equilibrata'.
LUMEZZANE
L’allenatore del Lumezzane, Stefano Nicola, non si è presentato in conferenza stampa.