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  • Reggina, Breda ok:| E il rammarico aumenta

    Reggina, Breda ok:| E il rammarico aumenta

    • D.M.

    Aumenta il rammarico in casa amaranto per quel che poteva accadere e non é accaduto. L'abbuffata di Nocera non fa che dare spazio ai grandi rimpianti per i punti dilapidati nel corso del torneo. Tanti, troppi. Pensate: anche la vittoria sul Crotone sfuggita nei secondi finali avrebbe consentito di ridurre ulteriormente le distanze dalle 'elette'. Teoricamente tutto è possibile ma i 5 o 6 punti da recuperare appaiono obiettivamente una enormità rispetto alle partite in calendario. Dopodomani c'è il mezzo tempo di Torino obiettivamente difficile, poi c'è la sfida interna con l'Albinoleffe. Il 1° maggio ecco il Verona battuto a Crotone ieri l'altro; segue il 6 (ore 12.30) la Samp a Marassi; infine ecco il trittico finale contro Cittadella, Sassuolo (fuori) e Vicenza in casa. Tutto si decide in 32 giorni da dopodomani nella tana del Toro. Il destino in 32 giorni, ma probabilmente alcuni verdetti saranno emessi prima in chiave playoff. Come dice il ds Simone Giacchetta 'la Reggina deve pensare solo a se stessa. Delle altre deve disinteressarsi'.

    Importante e positivo, comunque, il nuovo debutto di Roberto Breda, tecnico che non ama né frange e né orpelli ma bada al sodo mandando in campo una squadra logica, efficace, agile, ricca di movimento e di gioventù. Di gente, cioè, che fatta eccezione per qualcuno (Bonazzoli e Belardi), ha poco più di vent'anni. Gran merito anche questo. La Reggina ha dunque giocato come si deve in una categoria dove non sono ammessi errori anche minimi. Una categoria che richiede grande concentrazione. Si dirà che la Nocerina ha fallito (ma Belardi è stato bravo) un calcio di rigore e che poi ha dovuto scoprirsi un po' per recuperare, ma al tirar delle somme la Reggina l'ha dominata mandandola al tappeto. E non si trattava di gara facile viste le necessità impellenti dei campani. Un ritorno felice quello di Breda, dunque. Noi non ci spieghiamo ancora come sia stato allontanato allora per un Gregucci idealista e sognatore.

    Intendiamoci, non è che il tecnico tarantino abbia colpe specifiche, ma il suo avvento al posto di Breda non ha dato alla squadra quel quid in più atteso. Il tecnico tarantino ha sempre detto che il calcio deve essere piacevole e deve accontentare anche gli esteti. Sarà anche se per ottenere quello che lui vuole e predica ci vogliono gli interpreti adatti. Ci si rammarica dunque ancora di più nel pensare che se ci fossero state le possibilità questa squadra avrebbe occupato certamente posizioni più importanti delle attuali. Senza nulla togliere a quei due bravi ragazzi ancora inesperti di Marino e Kovacsik, provate ad immaginare la squadra con Belardi dall'avvio. Siamo certi che il risultato sarebbe stato diverso.

    Comunque è perfettamente inutile rimuginare sul passato. Resta solo il presente. E il presente significa che per la Reggina ci sono ancora 21 punti in palio. Che cosa accadrà non è facile dirlo. Mercoledì saranno 45' stimolanti alla luce di quanto è successo nelle alte sfere della classifica. Un risultato positivo, sempre possibile, potrebbe alimentare la tenue fiammella. Non sappiamo, lo ripetiamo, cosa accadrà. Sappiamo però che restano valide le parole di Breda: 'Inutile fare progetti: non ci resta che vincere sempre'. La Reggina di Nocera potrebbe riuscirci.

    (Gazzetta del Sud)

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