La Reggina ottiene tre punti fondamentali battendo per 2-1 un orgoglioso Gallipoli. Gli amaranto passano subito con un gol da cineteca del giovane Barillà, ma poi subiscono un ritorno dei pugliesi che, comunque, non riescono ad acciuffare il pareggio. Nella ripresa il raddoppio arriva grazie a Bonazzoli, lesto a sfruttare una palla vagante, dopo una traversa colpita da Brienza con un grande calcio di punizione. Passano pochissimi minuti e il Gallipoli accorcia con un gran gol di Lazzari. Nei minuti finali la Reggina, pur pericolosa due volte in contropiede con Brienza, rischia di subire un rocambolesco pareggio, ma viene salvata dal portiere Marino. Gli amaranto vedono la salvezza, il Gallipoli, invece, esce dal campo a testa alta, ma è con un piede e mezzo in Lega Pro.
REGGINA
Il tecnico della Reggina, Roberto Breda: 'C'è ancora tanto da lottare e non bisogna dare nulla per scontato: anche oggi le altre hanno fatto risultati importanti. Non dobbiamo fare calcoli, perché siamo artefici del nostro destino. Adesso dobbiamo cercare di andare a Grosseto e cercare di far punti'.
Il portiere della Reggina, Pietro Marino: 'Abbiamo iniziato benissimo e poi ci siamo rilassati troppo lasciando spazio a un avversario che non aveva nulla da perdere e ci ha messo sotto. Stesso discorso nel secondo tempo, quando, dopo il raddoppio, hanno accorciato le distanze e ci hanno spaventato'.
GALLIPOLI
Il tecnico del Gallipoli, Ezio Rossi: 'Avevamo di fronte una buona squadra, basta leggere i nomi che c'erano in panchina, non posso sapere cosa sia successo in seno all'ambiente amaranto e dire perché adesso si trova in quella posizione. Devo fare i complimenti a i miei ragazzi, perché stiamo cercando in tutti i modi di onorare il campionato senza falsarlo. Ho accettato quest'incarico pur sapendo di non percepire una lira per il mio lavoro. Ci alleniamo con quindici palloni e dobbiamo fare attenzione a non perderne nessuno; ci sono tutta una serie di situazioni che nel professionismo non devono esistere e che magari un giorno racconterò'.
