La deludente prestazione offerta contro l'Ascoli ha riportato lo scetticismo tra i tifosi amaranto. La mediocrità tecnica della squadra di Gregucci ha infatti impedito di prendere il sopravvento sui marchigiani, come sempre abili a chiudersi e ripartire, e solo un rigore generosamente concesso dal direttore di gara ha permesso agli amaranto di evitare la sconfitta. Simone Rizzato non si nasconde dietro a un dito:  'Contro l'Ascoli - dichiara dalle colonne della Gazzetta del Sud - non abbiamo giocato bene. A loro stavano bene due risultati mentre noi dovevamo vincere per non staccarci ancora di più dalla sesta posizione. Non ci siamo riusciti e certamente non siamo soddisfatti'.

Nonostante il sesto posto, occupato dal Varese, sia ora distante cinque punti, l'esterno mancino - che sabato ha indossato la fascia da capitano per l'assenza di Bonazzoli - crede ancora nei playoff: 'Io penso che ci siamo anche noi in questa corsa. Dobbiamo solo trovare la continuità che negli ultimi mesi ci è mancata. Il segreto per avvicinarsi alle posizioni di vertice è la continuità. Ci sono 39 punti in palio: tanti perché non si debba sperare. Ricordo a me stesso che lo scorso anno siamo andati ai playoff con 61 punti. Anche se qualcosa è cambiato, con 20 punti ancora o poco più potremmo centrare l'obiettivo'. Manca dunque la continuità nel percorso degli amaranto, e non è solo un problema di gioventù perché, come sottolinea Rizzato, 'la squadra è certamente giovane ma non inesperta'.

Adesso, per rientrare in corsa, bisognerà 'vincere qualche scontro diretto: per esempio abbiamo il Bari domenica prossima e poi avremo Brescia e Varese fuori casa. Battere questi avversari potrebbe davvero darci più morale e più sicurezza. Domenica a Bari dovremo dare una prova di maturità. Non sarà facile perché lì si coltivano le stesse nostre ambizioni. Ma è lì che dobbiamo cominciare ad eliminare gli avversari pericolosi. E il Bari lo è'.