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  • Reggina 'spuntata':| Breda, i motivi della scelta
Reggina 'spuntata':| Breda, i motivi della scelta

Reggina 'spuntata':| Breda, i motivi della scelta

  • Danilo Mancuso

Proseguire una gara iniziata da un altro tecnico, partendo tra l'altro con l'handicap di essere un gol sotto. Roberto Breda da ieri può fregiarsi di questo particolare primato. Il tecnico trevigiano ha infatti guidato la Reggina nel prosieguo della sfida col Torino, sospesa lo scorso 6 aprile al termine della prima frazione di gioco per un nubifragio. Allora, al timone amaranto c'era Angelo Gregucci, tra l'altro squalificato e dunque sostituito in panchina da Luigi Genovese. Tre tecnici coinvolti in una sola partita, altra particolarità di un caso più unico che raro. Breda ha provato a sfruttare questo 'jolly' a modo suo, presentando uno schieramento cervellotico.

Nonostante gli amaranto dovessero provare a ribaltare il risultato, il trainer trevigiano ha infatti mandato in campo una sola punta, Campagnacci - che tra l'altro non è un 'pennellone' -, supportato dal centrocampista Barillà. Timido in effetti l'approccio degli amaranto, e solo quando, intorno al 22', sono entrati Alessio Viola e Ceravolo, il Toro si è dovuto preoccupare di difendere il vantaggio. 'L'idea - ha spiegato Breda ai microfoni di Radio Touring - era quella di provare a inserirci tra le linee coi vari Melara, Colombo e Barillà. Se ci fossimo presentati subito con tanti attaccanti davanti, c'era il rischio che ci opponessero un muro. Loro infatti sanno chiudersi alla perfezione e ripartire, e l'importante era non prendere subito il secondo gol. Purtroppo in questi casi è una corsa contro il tempo. Buona comunque la tenuta difensiva, e buone le risposte di gente che manca da tempo, come Adejo e Campagnacci'.

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