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  • Reja azzera le gerarchie nello spogliatoio della Lazio

    Reja azzera le gerarchie nello spogliatoio della Lazio

    • M. A.

    Adrenalina d’apnea. Sono tutti sulla corda, in bilico figli e figliastri. Zio Edy ha solo “nipoti” in questa nuova Lazio. Rinnega i “pupilli”, chiunque dovrà sudarsi il posto. E’ un altro farmaco aggiunto della seconda cura Reja. Il goriziano - come spiega Il Messaggero - gioca sui dualismi, così vuole ritrovare i suoi vecchi combattenti, incita alla lotta interna per ritrovare rabbia e motivazioni. Non scansa dalla testa solo la paura, ma quel deleterio senso d’appagamento post Coppa Italia. Sarà maestro solo chi ricorderà la vera forza della Lazio. L’hanno dimenticata classifica e prestazioni. Così Reja azzera le gerarchie, si riparte tutti da flessioni e addominali per riprendersi i gradi. Nonnismo bandito a Formello: l’esperienza non ha portato punti, ora conta solo la freschezza delle gambe e della mente.

    Pali di fuoco, Marchetti ha le fiamme negli occhi. Non ha ancora iniziato il nuovo anno, quello che dovrà portarlo in Brasile. E ora stritola i guantoni, ferma la palla, fulmina Berisha. La coscia è guarita, in realtà Federico giocherebbe con una gamba sola. Mentre tutti riposavano, mercoledì Marchetti scartavetrava l’erba a Formello. Ieri il nuovo test: può rientrare a Udine.

    Una fascia destra per due, chi se l’aspettava. Konko continua a passare più tempo in infermeria che in campo. Non è cambiato nulla dal primo mandato di Reja, in questo senso. La novità oggi è Cavanda.

    Che fine ha fatto “Speedy” Gonzalez? Imprescindibile trottolino di Reja, irriconoscibile e confusionario a Bologna. Petkovic lo aveva messo in naftalina, Edy lo ha scongelato subito, ma è rimasto di ghiaccio. Il mister confida che si scalderà e ritroverà la condizione giocando, ma ora scotta un’eventuale rinuncia a questo Onazi.

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