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  • Dal diario del cronista di mercato retroscena e trattative segrete del Napoli
Dal diario del cronista di mercato retroscena e trattative segrete del Napoli

Dal diario del cronista di mercato retroscena e trattative segrete del Napoli

Una lunga estate… inseguendo il Napoli. A Milano, però. E a pochi passi da San Siro. L’immagine dello 0-4 sul Milan è ancora fresca, una partita incredibile che ha cambiato il modo di guardare il campionato. Sì, perché il Napoli ora può puntare allo Scudetto. Al Meazza è arrivata la conferma, proprio come era accaduto per la Fiorentina contro l’Inter. Se per la squadra di Sarri era una prova di maturità, l’ha superata col massimo dei voti. 

IL QUARTIER GENERALE - La partita l’ha sbloccata Allan, una delle sorprese della stagione. Sorprendente non per le prestazioni, ma per i gol: già 3 in campionato. Il brasiliano è uno di quelli arrivati in estate, quando nasceva il nuovo Napoli di Giuntoli e Sarri, voluto da De Laurentiis. La curiosità è che il Napoli ‘provinciale’ è nato proprio vicino a dove si è consacrato ed esploso, ovvero a pochi metri da San Siro. Siamo in Lotto, all’hotel Melià. Questa è stata, di fatto, la sede del calciomercato del Napoli a Milano, il quartier generale del ds Giuntoli. Che non era da solo, perché con lui c’era sempre il suo braccio destro Pompilio, arrivato al Napoli come caposcouting. Quest’estate ho girato per molti hotel, ma sapevo che in uno dovevo passare sempre. Al Melià, appunto. Perché lì se c’era il Napoli non si poteva di certo andar via, le notizie arrivavano. Soprattutto nei due periodi più caldi, in giugno e in agosto. Bisogna però fare una premessa: la parte più importante del mercato del Napoli è stata la conferma di un campione decisivo come Higuain. Nei titolari di Sarri, sono tre quelli arrivati in estate: Reina, Hysaj e Allan. Importanti, ma non decisivi come Insigne o il Pipita. Giuntoli è solo all’inizio del suo ciclo a Napoli, alla sua prima esperienza in una grande squadra dopo il miracolo a Carpi. È stata una finestra di mercato non facile, perché aveva molto mercato in uscita da fare. 


HYSAJ E ASTORI - I primi colpi sono arrivati subito, parliamo di Reina e Valdifiori. Poi il mercato si è scaldato a Milano. Mi ricordo l’arrivo di Hysaj. Empoli e Napoli avevano appuntamento all’hotel Hilton, ma visto che c’eravamo noi giornalisti decisero di vedersi al Melià. Ma li beccammo ugualmente. Sono quei momenti concitati in cui parli coi tuoi colleghi e corri da un posto all’altro, è importante poi dividersi e aspettare. Riuscimmo a trovare l’incontro e ad avere la notizia dell’accordo, non ci furono troppi problemi a trovare l’intesa. Quando gli affari vanno in porto, i protagonisti del mercato parlano più volentieri. Hysaj al Napoli, ma non Astori. È stato un altro momento importante del mercato del Napoli, l’ho seguito da vicino. L’accordo era trovato, mancava solo l’ultimo passaggio: i diritti d’immagine. L’attesa aveva stancato il giocatore, che alla fine decise di rinunciare. Una soluzione che ha poi accontentato tutti: Astori, perché ora sta facendo alla Fiorentina, e il Napoli, perché come spalla di Albiol ha riscoperto uno straordinario Koulibaly. In quei giorni, intorno al 25 luglio, ricordo però la tensione per l’affare che stava sfumando. E quegli incontri infiniti tra Giuntoli e gli agenti del difensore… Con me fuori dall'hotel ad aspettare, in questi casi meglio non disturbare la trattativa. Ma non ci si poteva perdere niente, per mangiare serviva darsi il cambio coi colleghi. Per fortuna vicino al Melià c'era un bar dove si poteva prendere un panino al volo. 

GIALLO CHIRICHES - Da un difensore all’altro, perché poi - qualche settimana più tardi - il Napoli prese Chiriches. Questo episodio è stato quasi da 007. Il difensore era ‘nascosto’ all’hotel ME Milan il Duca, in piazza della Repubblica. Giuntoli, in auto insieme a Pompilio, partì dal Melià per passarlo a prendere e portarlo a Dimaro, in ritiro. Il tutto in gran segreto. Chiriches scappò dall’uscita sul retro dell’hotel, riuscimmo a beccarlo per fargli le prime immagini in Italia, non si era mai fatto vedere prima. Giuntoli era lì fuori, ad aspettarlo, alla guida della sua auto. 

DUVAN PER ALLAN - Ma l’acquisto più importante è stato Allan. La trattativa andava avanti da tempo, Giuntoli ne parlava con l’Udinese. Il teatro di questa trattativa è stato un altro hotel, il Gallia in Centrale. Nell’affare c’era anche Britos (al Watford), ma la svolta arrivò con Duvan Zapata. Un’ipotesi nata diversi giorni dopo l’inizio della trattativa. Ero all’Hilton e vidi alcuni agenti sudamericani, poi arrivò Giuntoli (nella foto). Io ero lì seduto, iniziarono a trattare proprio di fianco a me. Erano i rappresentanti del colombiano, il ds del Napoli doveva convincerli che Udine fosse la piazza giusta. Lo voleva mezza Italia, dalla Sampdoria al Sassuolo, poi si chiude la maxi-operazione tra Udinese e Napoli. In prestito biennale, per farlo esplodere: l’operazione era giusta, Zapata stava iniziando a segnare con regolarità ma si è infortunato. È la sfortuna, che va oltre il mercato.  

GLI ULTIMI GIORNI - Nelle ultime settimane di mercato Giuntoli si dedicò soprattutto al mercato in uscita. Dal Melià passò anche Raffaele Maiello, ripreso e girato all’Empoli: lo aspettai fino a sera per intervistarlo, quando uscì dall'hotel lo intercettai prima che salisse sul taxi. Poi partì alle 21 con un Frecciarossa per Firenze. Un altro giocatore che passò dal Melià fu De Guzman. Senza, però, trovare l’accordo per andare via. Ci provò il Sunderland, il Bournemouth e anche lo Stoccarda. Ma in quegli ultimi giorni di mercato non trovò l’accordo con nessun club, nonostante fosse un giocatore in uscita e non più nei piani della società. Ore ed ore di riunioni con il giocatore presente, cercando di convincerlo ad accettare. Tanti agenti e intermediari che entravano e uscivano, anche da ingressi secondari per non farsi beccare. Ma non tutte le operazioni di mercato vanno in porto. Alla fine, però, conta solo il campo. E proprio lì, a pochi metri dal Melià, il Napoli si è dimostrato una squadra da Scudetto. 

Guglielmo Cannavale


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