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  • Retroscena Napoli: la nuova politica di De Laurentiis che avvicina James

    Retroscena Napoli: la nuova politica di De Laurentiis che avvicina James

    La rivoluzione che stiamo raccontando in casa Napoli, si compone, essenzialmente, di due aspetti. Il primo, lo abbiamo già menzionato, in uno scorso editoriale, spiegando come Carlo Ancelotti sia diventato, de facto, il primo manager della Serie A. Un manager stile Premier, ma in salsa italiana, con la presenza forte di Cristiano Giuntoli come ds e con il potere di spesa sempre controllato da Andrea Chiavelli, il magistrato contabile di casa azzurra. Il secondo step è quello che sta portando, con le dovute cautele, ad una svolta storica: il superamento dei problemi legati alla gestione dei diritti d'immagine. Il simbolo è James Rodriguez: 41 milioni di follower, una popolarità tra Europa e Sud America assolutamente sconfinata. Il desiderio di Carlo Ancelotti, come più volte ha sottolineato Aurelio De Laurentiis, porta con sé una mole di sponsor personali che garantisce introiti molto rilevanti.

    NUOVO CORSO - Il patron azzurro ha trovato con il potente Jorge Mendes, agente di James, un accordo per una gestione complessiva, che supera la politica sui diritti d'immagine e proietta il Napoli in una dimensione più ampia e che sta consentendo al Napoli di chiudere l'affare in tempi rapidi. Con questa svolta, sono possibili accordi ampi con aziende come Adidas che guardano al Napoli come un momento espansivo, come un brand sul quale scommettere. ADL non ha rinunciato alla gestione dei diritti d'immagine, ma ha aperto a formule di compartecipazione, soprattutto per ciò che concerne i contratti personali che non saranno più solo presi in carico dal Napoli, ma vivranno gestioni sia comuni sia separate. Una formula che sarà ricalcata anche per Hirving Lozano, meno noto di James: il Chucky, però, in Messico è un divo e rappresenta un'azienda in espansione. Anche in questo caso, De Laurentiis ha messo da parte la vecchia politica, per accordarsi con Raiola, assecondando, anche in questo caso, il desiderio di Carlo Ancelotti.

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