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Retroscena Perisic: l'Inter rischiò grosso

Retroscena Perisic: l'Inter rischiò grosso

Se dite “Wolfsburg” a Piero Ausilio, sgranerà gli occhi: scommettiamo? Nella memoria del direttore sportivo dell’Inter, la trattativa estiva con i tedeschi per Ivan Perisic è come un calvario: proposte, rilanci, tentativi di formule incredibili pur di far tornare i conti. E quasi tre mesi interi di trattative non si dimenticano, specialmente perché pieni di sorprese, fasi di grandi ottimismo e altre di sconforto; ancor più se si rischia di perdere un giocatore in cui si crede tantissimo, da Ausilio stesso fino a Roberto Mancini, tutti innamorati di quel croato dal passo rapido, giocatore di sostanza, perfetto per le idee dell’Inter. Che oggi si gode un jolly decisivo e finalmente integrato alla perfezione.

QUEL TENTATIVO DELL’EVERTON – Non è stato solo per l’insistenza dei tedeschi sulle formule di pagamento che l’Inter ha rischiato di perdere Perisic. Nel retroscena di mercato c’è anche un tentativo concreto a fine luglio dell’Everton: offerta importante economicamente al Wolfsburg, contratto di primo livello a Ivan che viene avvisato dal suo agente mentre è in ritiro con la squadra. Stipendio alto, Wolfsburg soddisfatto, tutto sembra fattibile; ma Perisic dice no e rifiuta. Vuole l’Inter, che preme da mesi per averlo e vuole costruire un progetto anche attorno al suo acquisto. Così decolla un’operazione in cui la volontà del giocatore è stata determinante per chiudere.

INCEDIBILITA’ E VALORE – Adesso, Perisic nelle idee nerazzurre è semplicemente incedibile. O meglio: come per tutti i gioielli di prima qualità, l’Inter li vende solo di fronte a offerte irrinunciabili. Un po’ come i famosi 35 milioni di euro del Real Madrid per Mateo Kovacic; ne servirebbero più o meno gli stessi per convincere Ausilio a sedersi al tavolo per privarsi di Perisic, che l’Inter vuole assolutamente tenere. Nonostante diversi interessamenti dalla Premier e anche dalla Bundesliga: più osservatori lo hanno seguito e apprezzato. Ma Ivan sta bene dov’è; e l’Inter non pensa a una cessione. Anzi: sa di avere in casa un tesoro che andava solo aspettato.

Fabrizio Romano

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